JESI – Sono due i potenziali acquirenti della Manifattura Tabacchi di Chiaravalle. Ma ancora non si conoscono le rispettive offerte. Cgil, Cisl e Uil stanno pressando gli enti preposti affinché l’azienda, attualmente in esercizio provvisorio dopo il fallimento, venga venduta a chi è in grado di garantire i livelli occupazionali. «La salvaguardia dell’occupazione è il nostro obiettivo primario», rimarcano le organizzazioni dei lavoratori, questa mattina riunite attorno a un tavolo per una conferenza stampa congiunta.
Sono circa novanta i lavoratori della Manifattura, compreso il settore commerciale. L’azienda sta continuando a produrre utili nonostante le difficoltà e le commesse non mancano. Due i soggetti interessati ad acquisirla, che si sono fatti avanti all’indizione del secondo bando (il primo era andato deserto).
«Abbiamo contattato i curatori fallimentari per avere delucidazioni sull’esito della trattativa ma non ci dicono nulla – sottolineano Cgil, Cisl e Uil -. Attendiamo che si esprimano sull’offerta più favorevole. Per noi la priorità è il lavoro. La Manifattura, che ancora non abbiamo ben capito perché dichiarata fallita, deve essere venduta a chi intende tutelare l’occupazione. Siamo preoccupati, temiamo una sorte non felice per le maestranze».
Chiesto quindi un incontro in regione per ribadire questa priorità. Domani, intanto, le tre organizzazioni sindacali incontrano il prefetto per rimarcare l’importanza della questione lavorativa.