Jesi-Fabriano

Manifesti “Pro Vita & Famiglia”, Jesi in Comune tuona: «Frasi illogiche, offensive, fuorvianti»

La consigliera comunale del movimento di sinistra, Agnese Santarelli, interroga il Comune per sapere se le affissioni erano state preventivamente valutate e approvate dal Municipio

JESI – “Alessandro, 18 anni, bullizzato. Potrà farsi uccidere. E se fosse tuo figlio? #NoEutanasia”. E ancora, “Maria, 70 anni, ha un tumore. Potrà farsi uccidere. E se fosse tua nonna? #NoEutanasia”. Sono alcuni dei manifesti comparsi in occasione della festa della famiglia, finiti sotto la lente d’ingrandimento di Jesi in Comune.

«Frasi non veritiere, illogiche, offensive, fuorvianti e lesive del rispetto dei diritti individuali della persona», tuona Agnese Santarelli, la consigliera comunale di minoranza che ha presentato un’interrogazione in merito da discutere venerdì 25 ottobre in consiglio comunale. I cartelloni pubblicitari sono apparsi sui camion vela, a opera dell’associazione Pro Vita & Famiglia Onlus.

«L’articolo 23, comma 4, del Codice della Strada – ricorda la consigliera Santarelli – prevede che, in ogni caso, la collocazione di cartelli o di altri mezzi pubblicitari lungo le strade o in vista di esse è soggetta ad autorizzazione da parte dell’ente proprietario della strada».

«L’articolo 12 del Regolamento Comunale sull’imposta per la pubblicità stabilisce inoltre – continua – che i soggetti passivi, prima di iniziare la pubblicità, sono tenuti a presentare all’Ufficio competente apposita dichiarazione nella quale devono essere indicate le caratteristiche, la durata della pubblicità e l’ubicazione dei mezzi pubblicitari esposti, utilizzando il modello predisposto dal Comune».

L’esponente di Jesi in Comune chiede quindi all’amministrazione «se l’associazione in questione ha provveduto a compilare il modulo previsto dal summenzionato art. 12 con la descrizione della pubblicità e con la relativa ubicazione (festa della famiglia), nonché se il Sindaco e/o la Giunta ne fossero al corrente e se si intendono adottare provvedimenti» sui manifesti che stanno suscitando clamore.