MONSANO – In Italia sono già 85 i punti vendita – in aumento – ma «nelle Marche ci sono solo io, per il momento. E in tanti mi contattano, non solo dalla nostra regione ma anche da fuori».
Diego Bravi, 40 anni, titolare di “Vita Verde Indoor Solutions“, articoli per giardinaggio, in via Marche, nella zona industriale di Monsano, come ogni mattina sta aprendo. E già c’è chi aspetta.
Sì, perchè lui è l’unico che può venderti – dal maggio scorso – la cosidettta marijuana light, contenuta in barattoli da 8 grammi di infiorescenza con semi per un costo di 17 euro.
Il prodotto in questione viene distribuito dalla EasyJoint di Parma e la canapa o cannabis industriale viene prodotta da alcuni agricoltori che la coltivano – senza fertilizzanti – e poi “imbarattolata” nelle Marche con fiori e semi.
Tutto legale, ci mancherebbe. E lo è da quando la norma di legge ha innalzato il limite consentito di Thc, il tetraitocannibinolo, principio psicoattivo della marijuana, sino allo 0,6 per cento.
L’utilizzo, comunque, è dei più vari, «dagli usi alimentari a quelli edilizi e tessili, passando anche per la cosmetica».
In sostanza, con questa “non si sballa”. Visto che è stata anche definita “Erba giusta” o “Cannabis tecnica italiana”.
«Marijuana light? Sì, possiamo dirlo – afferma Diego -, la differenza è semplicemente nel quantitativo di principi attivi che contiene. La pianta è sempre la stessa. Sono diverse varietà ma a differenza di quelle con il Thc alto che creano “sballo” qui è quasi inesistente. In più ci sono anche alcune percentuali di Cannabinolo (Cbn) e Cannabidiolo (Cbd), sino al 4%, molecole legali, che servono per usi terapeutici, antinffiammatori e rilassanti per chi, ad esempio, ha problemi di ansia o di insonnia. Si è aperto tutto un altro mondo e molta gente si è avvicinata sapendo che non ha effetti psicotropi. I clienti sono aumentati, da maggio, in maniera esponenziale».