JESI – Ammonta a 230 mila euro il debito fuori bilancio che il Comune dovrà versare nei confronti di alcuni residenti di via Marx a cui sono stati espropriati i terreni. Così ha deciso la Corte di Appello di Ancona. Sarà il consiglio comunale, venerdì 25 ottobre, a dover ratificare il cospicuo esborso finanziario.
La vicenda riguarda gli espropri di via Marx per il completamento del tratto che si interseca con via Abruzzetti. È da tempo infatti che l’amministrazione si confronta con i proprietari dei terreni senza mai aver trovato un accordo. La cifra indicata dal Comune, su deliberazione della commissione provinciale espropri, era di circa 40 mila euro, ben più bassa di quella stabilita dalla Corte d’Appello.
La sentenza risale al 2016, ma non è mai stata notificata al sindaco di Jesi per cui non sono decorsi i termini per gli
adempimenti previsti. Nonostante le parti non abbiano mai quantificato l’importo dovuto a titolo di indennità, interessi legali, spese di lite e altre spese sostenute, stante la notifica del
ricorso per ottemperanza, il Comune intende dare esecuzione alla decisione della Corte d’Appello.