JESI – Il Covid ha cambiato anche le abitudini degli automobilisti. Con meno veicoli autorizzati alla circolazione per le restrizioni e soprattutto per l’istituzione delle zone rosse, nell’ultimo anno gli incidenti stradali sono calati rispetto ai precedenti. Nelle Marche la frequenza media dei sinistri è passata da circa 5,5 sinistri su ogni 100 polizze stipulate al 3,7% a fine 2020.
«Il dato è certamente positivo – dice Nicolas Cantarini titolare della Cantarini Consulenze Assicurative di Jesi – ma nell’osservazione dei dati dobbiamo anche considerare che, con meno veicoli in circolazione, c’è meno traffico sia in città sia nelle stradi provinciali e statali, con la conseguenza che la viabilità è più scorrevole e le velocità mediamente più alte e gli impatti sono più dannosi». Si è avuto infatti un aumento del costo medio del sinistro stesso con punte sui sinistri più gravi.
«Non possiamo escludere – insiste Cantarini – che ci sia anche un calo dell’attenzione per chi è alla guida considerando il ridottissimo numero di file o ingorghi oltre al sempre nefasto uno dello smartphone».
Quello che cresce è invece l’aggressività. «Il lockdown e questo terribile anno hanno reso molti di noi più nervosi e irascibili e questo si ripercuote anche su una maggiore intolleranza alla guida. A conferma di ciò esistono rilevazioni che evidenziano che sono aumentate le aggressioni verbali agli agenti in servizio e tra automobilisti coinvolti in un sinistro».
A distanza di 5 anni dell’istituzione nel marzo 2016 del reato di omicidio stradale per proteggere la sicurezza dei cittadini a cominciare dagli utenti più deboli della strada un dossier realizzato nel quinquennio 2016-2021 ha evidenziato che su 1014 pedoni deceduti in Italia, 23 erano marchigiani mentre i ciclisti morti in incidenti stradali sono stati in Italia 232 di cui 6 nella nostra regione.