JESI – Taglio del nastro per la nuova cucina unica del servizio delle mense scolastiche all’ex centro direzionale Zipa, già utilizzato da Camst. In circa 600 metri quadrati si trasferirà il compito di erogare i 1.500 pasti giornalieri garantiti a Jesi dalla refezione scolastica. «Ma potrebbero arrivare ad essere preparati fino a 3mila e 500 pasti al giorno» dice l’amministratore della società partecipata JesiServizi, Salvatore Pisconti.
Illustra Pisconti: «Qui un accesso per le merci, 5 celle frigo, aree separate per la preparazione delle diverse portate e delle diete speciali che, la gran parte per motivi religiosi, sono aumentate di molto. Con una cucina ausiliaria da utilizzare per eventi o emergenza e un’uscita specifica per lavaggi, sporco e rifiuti». Nella cucina di via Gramsci resterà la preparazione dei pasti per gli utenti della Casa di Riposo e del servizio a domicilio. Sulla residenza per anziani sono in previsione, peraltro, lavori di ristrutturazione e i locali, entro agosto 2022, vanno restituiti all’Asp. «L’esigenza dell’Asp di riavere i locali per lavori si è rivelata – dice Pisconti – una opportunità».
JesiServizi aveva cercato una «struttura in zona logisticamente servita e attrezzata, baricentrica rispetto alle scuole di Jesi e comunque tale da consentire la distribuzione dei pasti nei punti di somministrazione entro un tempo massimo di 20 minuti, per una superficie fra 500 e 700 mq». Il tutto anche nell’ottica – spiegava il bando – di un possibile futuro incremento dei numeri fino a 2.500 pasti al dì, con una cucina unica a servizio delle mense non solo di Jesi ma anche di Comuni limitrofi. Presenti in effetti ieri i sindaci di Jesi, Monsano, San Marcello, Morro d’Alba e Belvedere Ostrense, ovvero i Comuni (più Chiaravalle) soci in JesiServizi.
È costato poco più di mezzo milione di euro l’acquisto dei locali. Ricorda Bacci: «Nelle mense ottenuti risultati straordinari anche grazie alla preziosa collaborazione con il comitato dei genitori».