JESI – Razionalizzare e mettere in sicurezza la disposizione del mercato in Piazza della Repubblica che – durante la fase di ripresa dell’attività di commercio su aree pubbliche, con la necessità di adottare i protocolli per la prevenzione, gestione e controllo dell’emergenza epidemiologica da Covid-19- «ha evidenziato forti limiti di spazio che mettono a rischio le misure atte a gestire eventuali emergenze». Ed è dunque anche sotto questo punto di vista, oltre che per quanto riguarda la decisione di liberare definitivamente dai banchi la riqualificata Piazza Colocci, che si ridisegna il tradizionale appuntamento del mercoledì e del sabato.
I numeri dicono di un mercato ridotto ora a 57 posteggi, dieci dei quali restano a tutt’oggi liberi il mercoledì e 3 il sabato. Vuoti che, a furia di decadenze delle concessioni per mancato utilizzo, testimoniano una volta di più di una consolidata tendenza di difficoltà per il mercato di Jesi, emersa ben prima e a prescindere dal Covid, con reiterate segnalazioni e proteste da parte degli operatori per un contenitore che non si riesce a rilanciare.
La giunta ha approvato il trasferimento definitivo degli operatori commerciali di piazza Colocci fra le piazze della Repubblica, Indipendenza, Spontini e Federico II. Ma ha anche approvato lo spostamento da piazza della Repubblica di 5 posteggi il mercoledì e 4 il sabato che erano stati aggiunti in via provvisoria per fare spazio agli operatori trasferiti da piazza Colocci. Qui erano presenti a suo tempo sei operatori il mercoledì e nove il sabato. «La consistenza del mercato- spiega la Giunta- prevede la presenza di un numero di posteggi liberi sufficiente a ricollocare nelle diverse sedi gli operatori per commercio su area pubblica originariamente ubicati in piazza Colocci».
Per quest’ultima, a monte della decisione di lasciarla libera c’è l’idea che «un ritorno degli operatori per commercio, tutti dotati di automezzo, genererebbe un eccessivo impatto sulla nuova piazza facendo venir meno l’intento del progetto di riqualificazione, ovvero l’idea di restituire ai fruitori uno spazio pubblico libero da ingombri invasivi e migliorare la sicurezza e incentivare la viabilità pedonale e il turismo».
Due, negli anni della prima amministrazione Bacci (quando la delega ai mercati era affidata al consigliere Marco Giampaoletti, ora all’opposizione), i progetti di ridisegno del mercato sui quali però si è sempre tornati indietro. Il primo avrebbe voluto togliere i banchi da Piazza della Repubblica per ridistribuirli tutti all’interno delle mura storiche, fra l’Arco del Magistrato e piazza Federico II. Il secondo voleva puntare su uno sdoppiamento del mercato: il mercoledì a Porta Valle, il sabato in centro storico. Ogni volta, dopo i primi passi burocratici mossi, si è fatta marcia indietro.