L’adolescenza rappresenta l’insieme di tutte le modificazioni psicologiche, di relazione e comportamentali dovute alla maturazione sessuale che ogni donna affronta. La pubertà è una tappa biologica molto importante. È un fenomeno naturale. La comparsa, la durata e la velocità dei cambiamenti variano molto da una persona all’altra.
In linea di massima, l’età media di ingresso nella pubertà per le ragazze è tra i 9 e i 16 anni, per i ragazzi tra i 9 e i 12 anni. Ma è possibile che inizi prima o dopo. Questo processo dura più o meno 6 anni e si ultima in media verso i 16 anni per le femmine e i 18 anni per i maschi.
La pubertà è sinonimo di trasformazione: può essere un periodo talvolta difficile, in cui ci si sente strani sia nel corpo che nella testa. Ci sono dei cambiamenti fisici: il seno, all’inizio della pubertà, comincia a crescere e a diventare più scuro, con la comparsa di bottoni mammari. Gli ormoni che iniziano ad essere prodotti permettono lo sviluppo delle ghiandole mammarie. In questo periodo si rileva una crescita dei peli, sotto le ascelle, sulle gambe e a livello del pube. All’inizio si tratta di peluria, poi i peli diventano sempre più numerosi, più scuri e più spessi. Verso i 15 anni, la crescita dei peli è arrivata a maturità. I peli diventano ricci e molto visibili e ricoprono l’intera zona del pube.
Il peso può aumentare. È colpa degli ormoni, che sono responsabili delle trasformazioni del corpo. I fianchi si arrotondano e si allargano, un eccesso di sebo, dovuto a un iperlavoro delle ghiandole sebacee, può ostruire i pori e provocare l’apparizione di brufoli: è quello che si chiama acne adolescenziale. Crea tanti disagi e insicurezza nei ragazzi.
La Voce cambia anche nelle femmine, anche se in modo molto meno marcato di quanto avviene nei ragazzi. Sotto l’effetto degli ormoni, la laringe e le corde vocali si gonfiano e crescono. Durante questo periodo, è possibile provare sentimenti contrastanti: per questo è molto importante comprendere tutti i cambiamenti che il corpo di un adolescente subisce, perché questo umore instabile è causato dallo scombussolamento ormonale.
Il primo ciclo o menarca rappresenta uno degli eventi più importanti dello sviluppo puberale: si parla di pubertà precoce quando i caratteri sessuali secondari, come per esempio il seno che comincia a crescere e la comparsa di peli pubici, si presentano prima degli 8 anni. Si parla invece di pubertà ritardata se si verificano alcune condizioni come seno ancora non sviluppato dopo i 13 anni di età, un tempo maggiore di 5 anni tra l’inizio della crescita del seno e il menarca, assenza di mestruazione entro i 16 anni.
In alcune famiglie, il ciclo è purtroppo ancora oggi un argomento tabù. A volte, è difficile per un’adolescente parlare del suo ciclo con i familiari e ancora di meno con i medici (medico di famiglia, infermiere a scuola, ginecologo). Eppure aiutarle a parlarne è un modo intelligente per renderle più serene e permettere loro di capire che cosa succede al loro corpo.
Il menarca, per le nostre nonne era uno spavento: da un giorno all’altro senza alcun avvertimento o spiegazione si trovavano a perdere sangue. I tempi cambiano, e parlare di genitali, mestruazioni, e trasformazioni psicofisiche è diventato sempre più diffuso, anche se perfino le mamme più illuminate possono trovare difficoltà ad affrontare argomenti intimi come il ciclo mestruale con le proprie figlie e spesso le ragazze ricevono informazioni dall’esterno e da fonti non adeguate prima che i genitori si siano decisi a parlarne.
Il primo consiglio è di chiamare le cose come stanno, senza girarci intorno. Quante donne, che dicono “quell’affare”, “le mie cose”, “sono indisposta”. Il loro vero nome è mestruazioni. E non c’è niente di male, non è un tabù, ma è la natura. Per questo è importante iniziare presto a parlare di questo argomento, senza aspettare che i bambini abbiano raggiunto la pubertà.
Si può iniziare a parlare con le bambine delle trasformazioni del corpo già dagli ultimi anni della scuola primaria, quando ci troviamo davanti ragazzine di 9 anni curiose ed interessate senza alcuna malizia. Confrontarsi sul corpo umano con una bambina curiosa è molto più semplice che affrontare per la prima volta un argomento legato ai genitali con una ragazza di 12 anni. Il primo passo è spiegare alle proprie figlie come è fatto il corpo, come funziona l’apparato genitale: sarà utile che anche i genitori si informino prima, con l’aiuto di libri o di incontri con esperti.
É possibile utilizzare immagini per rendere iquesta speigazione più semplice e la comprensione dell’evento delle prime mestruazioni più immediata. Da evitare narrazioni personali, racconti di dolore e preoccupazione drammatizzando un evento fisiologico come quello del ciclo mestruale.
Lo sforzo da fare è parlare delle mestruazioni in modo positivo. È importante che sia i ragazzi che le ragazze considerino questo fenomeno come un processo sano e naturale, non come qualcosa per cui provare vergogna, imbarazzo o colpa. É importante sottolineare che le mestruazioni costituiscono una parte sana e normale nella crescita delle donne. Come ai ragazzi spunta la barba e cambia la voce, così anche le ragazze iniziano a trasformarsi fisicamente.
Aspetto fondamentale dell’educazione, è spiegare ai ragazzi le mestruazioni, così da permettere loro di viverle nel rispetto del processo fisiologico femminile. Il sangue mestruale non è sbagliato, non è imbarazzante, disgustoso o vergognoso. Non rende “sporca” la donna, ma, anzi, con le mestruazioni il corpo della donna si pulisce.
Roberta Cesaroni
(cell. 345.1408208)
Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni Life Mental Coach – Coach Adolescenziale Spa&Wellness Coach Manager