Jesi-Fabriano

Metano, prezzi alle stelle ma a Jesi gli impianti resistono

Prezzi del metano auto alle stelle, forte riduzione dei clienti e impianti che tentano di resistere in attesa del calo

Kalam Khalashi gestore dell'impianto Jesi Metano a Minonna

JESI – Una stangata inaspettata, che tocca la fascia della popolazione meno abbiente, quella delle auto a metano. Il carburante green che fino a settembre era stato un valido aiuto sia per l’ambiente che per le tasche degli automobilisti (un anno fa un chilo di metano costava circa 0,94 centesimi), oggi ha raggiunto prezzi da capogiro. E’ addirittura raddoppiato: in alcuni distributori un chilo di metano costa anche 2 euro. Con gravi disagi per gli automobilisti sì, ma anche per gli stessi gestori degli impianti. Ad Ancona c’è chi annuncia chiusure degli impianti e cassa integrazione per i dipendenti a causa del calo repentino della clientela mentre a Jesi si resiste.

Allo storico impianto “Jesi Metano” situato nel quartiere Minonna, in prossimità dell’ingresso della superstrada 76 di Jesi-centro, il primo a sorgere in città, il prezzo si attesta su 1,399 centesimi/chilo. Tiene botta anche il nuovo impianto “Metano Gnl M3” dei fratelli Mariani in via Cartiere Vecchie 19, che ha aperto i battenti il primo marzo con il doppio servizio metano e bar “MetaBar-MetaNo”, come si evince dall’ironico slogan che è anche il nome dell’area di servizio. Altrove, c’è chi preferisce non commentare l’aumento spropositato del metano e c’è chi non può per precise direttive aziendali.

Marco Pergolini gestore di Metano M3 di via Cartiere Vecchie.


«Da noi la gente continua a venire per fortuna – dice il gestore dell’impianto Metano Gnl M3 di via Cartiere Vecchie Marco Pergolini – certo il rincaro c’è stato e ha portato con sé un calo della clientela almeno del 60%. Si è avvertito eccome. Ma siamo l’unico impianto a Jesi con metano liquido (ce ne sono cinque in tutto nelle Marche) che ci consente di fare oggi lo scarico e domani le fatture, quindi mantenere un prezzo più abbordabile e calmierato, anche grazie comunque al sacrificio dei titolari che hanno deciso di mantenere il prezzo a 1,699/chilo. Ci hanno detto che questa stangata del caro carburanti durerà fino a marzo, speriamo che non sia così perché anche per gli automobilisti sarebbe dura».

«Da noi la clientela è aumentata – dice invece Kalam Khalashi, gestore dell’impianto di Jesi Metano nel quartiere Minonna – c’è sempre stato un bel movimento, i prezzi sono stati adeguati al momento ma non sono stati raddoppiati come in altri impianti e questo ci permette di essere in vantaggio. Per fortuna di cassa integrazione non se ne parla, da noi si lavora tanto. Speriamo però che la situazione si ridimensiona, per le persone».