FABRIANO – Secondo anno consecutivo con numero di giornate oltre la soglia limite di PM10 a doppia cifra a Fabriano. Anche se con un dato in discesa rispetto al 2022 quando si registrarono 18 sforamenti complessivi. Nel 2023, ci si è fermati a 11 giornate oltre il limite massimo consentito fissato a 50 ug/mc registrati dalla centralina dell’Arpam posizionata nella città della carta. C’è da evidenziare, però, che in molte giornate il limite è stato pericolosamente avvicinato, ma senza il suo superamento ufficiale di un soffio.
I dati
A gennaio 2023, l’aria che si è respirata a Fabriano è stata in leggero peggioramento rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Si è infatti passati da 2 sforamenti a 3, registrati il primo giorno del nuovo anno, il 3 e il 4 gennaio con un massimo di 70 ug/mc, quasi una volta e mezza il limite massimo consentito. Stabile il dato di febbraio, sia lo scorso anno che nel 2023, solo uno sforamento da PM10, esattamente l’11 febbraio scorso. I miglioramenti rispetto al 2022, si sono registrati a marzo con zero superamenti del limite, rispetto alle due giornate oltre il limite registrate lo scorso anno. Nei mesi di aprile e maggio, i dati sono stati tutti ben al di sotto della soglia massima consentita, in linea con il 2022, con nessuna particolare criticità e, dunque, zero sforamenti. Se nel corso del 2022, giugno aveva rappresentato un mese molto difficile per la qualità dell’aria a Fabriano con ben 5 sforamenti, nel 2023 invece la centralina dell’Arpam ha evidenziato un solo giorno oltre il limite, esattamente il 22 giugno. Nel luglio scorso, tre giorni di sforamenti consecutivi dal 19 al 21, serie interrotta da un non funzionamento della centralina per altrettanti giorni successivi. Un peggioramento rispetto al 2022 quando se ne registrò solo uno. Agosto e settembre con nessun superamento del limite consentito, nel 2022 solo uno sforamento in agosto. Netto il miglioramento ad ottobre: nel 2023 due sforamenti, esattamente il 20 con un dato pari a 69 ug/mc, e un altro sforamento il 24 dello stesso mese; nel 2022 furono ben 5 giornate oltre il limite consentito. Lo scorso anno, si è chiuso con zero superamenti a novembre e 1 solo sforamento, il 2 dicembre, con la centralina non in funzione nei due giorni successivi. A conti fatti, dunque, il 2023 ha fatto registrare 11 giornate oltre il limite, in discesa rispetto al 2022, quando dopo anni di sforamenti molto limitati, si è stabilito un piccolo record con 18 giornate oltre ai limiti. Ben al di sotto, comunque, delle 35 giornate di sforamenti consentiti durante l’arco di un anno.