Jesi-Fabriano

Mogol a Jesi. Agli studenti dice: «Siete prati incolti. Potete diventare ciò che volete»

L'artista al Teatro Pergolesi con la sua Lectio Magistralis su "Resilienza e creatività". Tra i presenti, anche il produttore discografico Francesco Sardella, il musicista Pape, ex tastierista di Jovanotti e la cantante lirica soprano Federica Balucani

JESI – «Voi ragazzi siete nati prati incolti. Potete diventare ciò che volete. Allenate il talento, la motivazione, la volontà e la passione». Così Mogol agli studenti nell’incontro che sì è svolto questa mattina, martedì 9 aprile, al teatro “G.B.Pergolesi”. Presenti anche gli assessori del Comune jesino, Marisa Campanelli e Luca Butini che hanno sottolineato l’importanza di coinvolgere i ragazzi quando si parla di creatività.

Tra il pubblico anche l’artista Nazareno Rocchetti, Gabrio Marinelli che nel 1982 ha lavorato con Mogol nella trasmissione “Tutti Insieme”, condotta da Gianni Morandi; il produttore discografico Francesco Sardella; il musicista Pape, ex tastierista di Jovanotti; la cantante lirica soprano Federica Balucani.

Mogol, Giulio Rapetti in arte Mogol, è arrivato in città per incontrare gli studenti delle classi III, IV e V delle scuole superiori con una Lectio Magistralis su “Resilienza e Creatività”. Obiettivo: accompagnare i ragazzi in un viaggio attraverso le parole con lo scopo di potenziare il talento, la creatività e le caratteristiche resilienti dei giovani.

Durante il suo racconto Mogol ha sottolineato il valore delle parole “tenacia” e “perseveranza” e ha spronato i giovani a “Non mollare mai!”. Inoltre l’artista, che nel mondo ha venduto 523 milioni di dischi, ha raccontato il suo forte rapporto con la fede, per lui “benessere e totalità”.

Dopo il suo intervento è stato intervistato da Roberta Cesaroni, psicologa e life mental coach, una delle organizzatrici dell’evento, e ha raccontato il viaggio Roma-Milano a cavallo insieme a Lucio Battisti, quando nessuno dei due sapeva andare a cavallo!
Un aneddoto privato “regalato” agli studenti per sottolineare ancora una volta l’importanza della tenacia. Oltre alle parole protagoniste anche le canzoni: alla consolle il direttore della scuola musicale Pergolesi, Mauro Mazzuferi.

«Essere o diventare resilienti significa, per l’adolescente, scoprire una vita che appartiene interamente a lui, sentire di essere nel giusto, nella via più consona per creare il proprio destino. Sentire d’aver bisogno di cambiare è il primo segno della rinascita e dello scoprire la propria libertà ed il proprio destino. Lo sviluppo del talento è subordinato alla crescita della persona e per crescita si intende l’incremento del tasso di felicità. Il talento si sviluppa in atmosfera di benessere e si trasforma in un miglioramento continuo, dove gli obiettivi sono sempre più sfidanti. Socrate ci insegnava che per raggiungere la felicità dobbiamo conoscere gli immensi tesori che albergano nel nostro mondo interno», spiegano le organizzatrici, Roberta Cesaroni, Sara Tassi e Agnese Testadiferro dell’associazione “Noi3”. Evento realizzato con il patrocinio del Comune di Jesi.