MAIOLATI SPONTINI – Toccante inaugurazione ieri mattina a Moie di Maiolati Spontini del Distretto sanitario in via Trieste, intitolato alla memoria del dottor Sergio Cascia, medico ma anche ex sindaco, mancato il 24 gennaio 2019 a 68 anni. Una persona che ha dato tanto al territorio, alla collettività e che oggi, resta impressa nel cuore di tutti.
La cerimonia di intitolazione del distretto sanitario è il «grazie» della gente di Moie a Sergio Cascia. Il compianto medico e sindaco di Maiolati Spontini dal 1999 al 2004 si era prodigato tanto per la realizzazione del nuovo distretto sanitario, un presidio necessario e presto divenuto punto di riferimento per la popolazione della media Vallesina.
«Intitolare alla sua memoria questa struttura ci è sembrato un modo giusto per rendere omaggio alla sua figura e ricordare il suo impegno a favore della comunità», dice il sindaco di Maiolati Spontini Tiziano Consoli, che ha presieduto alla cerimonia insieme alle autorità civili e militari, ai vertici dell’Ast Ancona, alla compagna di Cascia, la signora Rita e il figlio Raffaele, a tantissimi amici di Sergio Cascia.
«Una cerimonia bella, toccante per tanti aspetti e soprattutto significativa per la presenza dei tanti amici di sempre di Sergio…che è stato una vera guida per il nostro territorio» conclude il primo cittadino. La targa commemorativa è stata apposta sulla facciata del Distretto sanitario di Moie, dedicata a Sergio Cascia, medico e sindaco di Maiolati dal 1999 al 2004. Ancora un ricordo. «È stato un amministratore appassionato e competente, promotore fra l’altro, ormai tanti anni fa, del gruppo Insieme per i cittadini – sottolinea ancora il sindaco – oltre che un medico amato e stimato. L’intitolazione, a quattro anni e mezzo dalla sua scomparsa, è un modo per ringraziarlo ancora del suo operato da professionista in campo sanitario e da sindaco». La giornata, segnata da un sole estivo, si è poi spostata alla biblioteca La Fornace di Moie, per una tavola rotonda sul tema “Il ruolo del medico di medicina generale oggi, nella comunità”.