Jesi-Fabriano

Moie, sfratto associativo: revocata la concessione alle Associazioni

Il Commissario ha invitato le associazioni alla riconsegna delle chiavi e a non accedere ai locali

Biblioteca la Fornace di Moie di Maiolati Spontini (foto di Edoardo Borgiani)

MAIOLATI SPONTINI – Revocata la concessione in comodato d’uso dei locali delle ex scuole elementari di Moie in uso alle Associazioni. Ovvero, uno sfratto associativo. È deluso e risentito il Gruppo delle Associazioni del Comune di Maiolati Spontini, interessato dalle ultime vicissitudini sull’utilizzo dei locali della ex scuola elementare di Moie. «Esprimiamo profondo rammarico per l’ultima e raggelante comunicazione giunta il 10/01/2023 dal Commissario Allegretto – fanno sapere – ebbene, dalla breve e scheletrica nota inviataci il cui contenuto complessivo si riassume in un vero e proprio sfratto associativo, si evidenzia una caduta in contraddizione del Commissario, il quale nelle prime righe, pur riconoscendo alle nostre associazioni una grande valenza sociale, subito appresso ordina lo sgombero dai locali entro il 31.1.2023. Occorre evidenziare che le associazioni hanno fatto un notevole sforzo per concentrare le proprie attività sociali presso un unico locale, con ogni difficoltà contingente a stabilire gli orari,  l’organizzazione degli accessi e la ripartizione delle spese e rispetto a tutto ciò, la glaciale risposta all’ultima comunicazione inviataci dal Comune è stata quello dello sgombero dall’edificio con tanto di intimazione a non accedere ai locali, alla riconsegna delle chiavi e addirittura allo sgombero del materiale depositato».

Un diktat che lascia l’amaro in bocca. «A noi pare che le riunioni concertative fatte nel corso di questi mesi abbiano avuto poca valenza – continua la lamentela del gruppo delle associazioni – se non dirette a coprire una scelta che era stata già presa sin dai primi dell’avvento commissariale ovvero quella di sfrattare le associazioni.  Di certo la scelta dell’Amministrazione uscente che si stava consolidando nel dare apertura all’utilizzo parziale della ex scuola a costi idonei e senza forzati sgombri, non è stata condivisa appieno dal Commissario, il quale, tramite gli uffici competenti ha chiesto alle Associazioni l’importo di oltre 15.000 euro per l’utilizzo di circa 300 metri quadrati di area interna. Costi non solo sostenibili ma triplicati rispetto a quelli immaginati; il tutto per l’utilizzo di meno di un terzo delle porzioni dei locali. Qualora le cifre fossero state ragionevoli – si legge ancora – le Associazioni avrebbero fatto sicuramente la loro parte e con estremi sacrifici avrebbero potuto pagare le quote indicate, ma di fronte ad una richiesta così esosa, le Associazioni non avranno altra scelta che quella di cessare le loro attività e/o trasferirsi altrove».