JESI – Sabato prossimo (23 settembre), alle ore 15,30 al “Pierucci”, si comincia: nella prima giornata del nuovo campionato di Promozione, il Moie Vallesina affidato alla guida di Matteo Rossi, e reduce dal passaggio del turno in Coppa Italia, riceve subito una delle grandi del torneo, la Fc Vigor Senigallia.
«Sulla carta – dice mister Rossi – partiamo già con la squadra forse più attrezzata per il ruolo di protagonista in questo campionato. Ma mi fa piacere iniziare così, con un test da cui cominciare subito a capire il valore della nostra squadra. Giocare contro i più bravi fa sempre bene e è stimolante. Questo sarà un torneo equilibrato. Ma Senigallia, con l’unione delle forze fra l’ex Miciulli e il vivaio della Vigorina, con una bravo allenatore e una buona società, è sicuramente ben messa».
E il Moie Vallesina? «Abbiamo una società giovane e ambiziosa, non possiamo che voler fare bene. Lo scorso anno mancammo i playoff per pochi punti, intendiamo fare meglio: quindi, vogliamo arrivarci a questi playoff. La squadra è stata costruita mantenendo una buona ossatura e sostituendo i partenti con giocatori di categoria, provenienti da Eccellenza e Promozione, e buoni elementi».
Ci sono anche calciatori con i quali Rossi ha, in passato, condiviso lo spogliatoio da collega. «Francesco Federici e Tommaso Gabrielloni – ricorda il tecnico – con i quali ho giocato alla Jesina. Federici è un amico, siamo stati insieme al mio primo anno a Jesi nel 2007 e abbiamo un bel ricordo di quell’annata. Tommy è un piacere allenarlo: un ottimo giocatore, che viene da qualche problema fisico lo scorso anno ma che non si discute e può darci una bella mano».
Subentrato a Giorgio Latini nel finale della passata stagione, Matteo Rossi è stato confermato alla guida della prima squadra per questa. «Le sei partite alla fine dello scorso campionato sono state una fortuna, mi hanno permesso di rompere il ghiaccio. Vengo dal settore giovanile, di cui sono responsabile tecnico, ed è per me motivo di orgoglio e soddisfazione che una società seria e ben organizzata come questa abbia deciso di darmi fiducia. Dal vivaio alla prima squadra cambia molto, qui c’è lo stimolo del risultato che conta molto di più rispetto all’attenzione per la crescita dei ragazzi che c’è nel giovanile. E’ una bella esperienza e voglio ripagare la fiducia».