MONSANO – Un sasso per un sorriso. È il nome dell’iniziativa che sta spopolando nel mondo, nata da Heidi Aelling, di origini svizzere ma residente a Recanati. Un’idea che Beatrice Cesaroni, coordinatrice della Biblioteca di Pace di Monsano, ha replicato dalla finestra del suo mondo fatto di favole, racconti e romanzi.
Come funziona? «Prendete un sasso e lo colorate come volete – spiega Beatrice Cesaroni -. Poi lo lasciate in un luogo visibile per la città in modo che qualcuno possa trovarlo. Mi raccomando di non inserire adesivi, occhi di plastica, perline, glitter, ecc: il sasso va messo senza bigliettini o buste di plastica. Per non inquinare. Chi vuole può inviare la foto del sasso creato e la pubblicherò! Buon sorriso a tutti!».
Sul davanzale della Biblioteca di Pace, quindi, che sarà chiusa nel periodo pasquale, Beatrice Cesaroni ha posizionato un cestino pieno di sassi, da cui chiunque può attingere. «Pubblicherò con molto piacere le foto che mi verranno inviate – anticipa -. Ho aderito a questa idea perché credo ci sia davvero tanto bisogno di sorridere in questo periodo. Ci tenevo, inoltre, che anche Monsano fosse fra i luoghi dei sassi colorati. Ho avvertito le maestre e già alcuni hanno liberato la propria creatività».
Per aggirare le restrizioni Covid, e il conseguente isolamento dei bambini, Beatrice Cesaroni si è inventata anche le favole dalla finestra. La bibliotecaria si reca nelle scuole comunali e legge le fiabe agli alunni. Senza entrare. A lei bastano serranda e vetro aperti e riesce a catapultare i piccoli ascoltatori nel magico universo della fantasia.