Jesi-Fabriano

Monsano, la Biblioteca di pace è uno spazio per tutti

Uno dei pochi esempi di uno spazio dedicato alla cittadinanza e luogo di integrazione. La direttrice Beatrice Cesaroni: «Abbiamo volutamente pensato ad una Biblioteca che parta dai più piccoli affinché coltivino queste esperienze da grandi»

La Biblioteca di Pace di Monsano

MONSANO – Una biblioteca non è solo uno spazio dove prendere un libro in prestito, è soprattutto un luogo dove far crescere generazioni. E’ per questo che la Biblioteca di Monsano, sita in via Trento e Trieste, sposa un approccio alla lettura che parte dai più piccoli. Ad arricchire questo spazio non sono solo gli 8.600 volumi che custodisce: quella di Monsano è una Biblioteca di Pace, intesa come una disposizione alla benevolenza, alla fiducia, alla giustizia, che tanto manca di questi tempi.

«La Biblioteca, aperta 12 ore a settimana, è uno spazio per le scuole, per i ragazzi con letture specifiche su vari temi partendo sempre dal concetto di tolleranza e per questo è un luogo di incontro anche per adulti – spiega la direttrice Beatrice Cesaroni – Abbiamo volutamente pensato ad una Biblioteca che parta dai più piccoli affinché coltivino queste esperienze da grandi, altrimenti arrivati alle superiori perdono interesse. Attualmente, considerando i due mesi estivi di chiusura e 230 giorni di apertura siamo sui 1.600 prestiti annui». Non capita di rado infatti che siano gli adulti a frequentare la biblioteca, a confrontarsi e consigliarsi. «E’ un mondo variegato: mi capita di offrire fumetti Manga a persone di una certa età poiché se incoraggiato il pubblico risponde a stimoli di ogni tipo. Sto cercando di sviluppare la sezione filosofica e quella della salute».

Tre volte al mese le letture condivise: si parte dalla mitologia per toccare vari temi e spesso i lettori incuriositi portano a casa il libro. Di Biblioteche di Pace in Italia vi sono pochissimi esempi, questo di Monsano è una rarità: nata nel 2014 per volontà dell’amministrazione comunale che ha voluto così sottolineare con forza quello che dovrebbe essere il compito principale di una amministrazione pubblica, ovvero indicare dei valori che possano ispirare la cittadinanza e guidare la scelta di attività e letture all’interno di un luogo fondamentale, per l’aggregazione e l’educazione, come una Biblioteca.