Jesi-Fabriano

Monsano: tanta commozione e palloncini bianchi per l’addio a Riccardo Allegrini

La chiesa di San Pietro Apostolo al centro di Monsano non è riuscita a contenere la folla di amici e parenti che ha voluto partecipare ai funerali

Riccardo Allegrini

MONSANO – Tutto il paese si è fermato oggi pomeriggio, cristallizzato in un momento lunghissimo di dolore per l’ultimo saluto a Riccardo Allegrini, il papà di 39 anni originario di Chiaravalle morto nell’incidente del 7 marzo in via Sant’Antonio. La chiesa di San Pietro Apostolo, nel cuore del paese, non è riuscita a contenere la folla immensa che si è stretta attorno ai genitori, alla compagna Michela Rosini e alle loro due bimbe, ai parenti e ai tantissimi amici. Una cerimonia funebre straziante.

«L’amore è più forte della morte – ha detto don Fabio Belelli, parroco di Monsano, nella sua omelia – le persone che incontriamo sul nostro cammino sono un dono, per cui dobbiamo ringraziare Dio. Dentro di noi c’è una sorgente viva e misteriosa che ci fa comunicare con gli altri, amare i nostri figli, i nostri compagni e i nostri amici. Poi capita qualcosa di assurdo e imprevedibile, improvvisamente la nostra sorgente sembra sparita e ci preoccupiamo di come faremo a continuare a vivere con quella pietra arida sul cuore. Ma quella sorgente sono gli altri, con cui siamo come dei vasi comunicanti. In questi momenti difficili anche Dio sembra inutile, un avversario che non ha bene vigilato sulle nostre vite. E’ normale pensarlo. Ma non bisogna essere diffidenti, bisogna fidarsi di Dio che ci chiede poco e ci darà molto più di quello che immaginiamo».

Poi, rivolgendosi ai bambini e soprattutto alle piccole Margherita e Matilde che non potranno più riabbracciare il loro adorato papà «le bambine riusciranno, con la loro innocenza, a riaprire tutti i rubinetti della vita e quando Margherita e Matilde reciteranno il Padre Nostro, penseranno al loro padre che è nei cieli, e a Dio che si sta prendendo cura del loro papà. Al di là del dolore – ha concluso don Fabio – ricordate chi non c’è più con gratitudine e speranza, queste foto», ha aggiunto indicando il collage con centinaia di foto di Riccardo, della sua famiglia e degli amici posizionato alle spalle del feretro e davanti all’altare, «sono dimostrazione di amore e gratitudine. I vasi comunicanti possono funzionare ancora bene. Al termine della cerimonia gli amici hanno letto delle commoventi lettere di saluto per ricordare Riccardo, la sua allegria, l’amore per la sua famiglia e per i genitori. Una grande famiglia allargata che ora abbraccia Michela e le loro bambine con protezione e amore. A Riccardo, gli amici di sempre hanno dedicato una canzone dentro la chiesa e un lancio di palloncini bianchi sul sagrato.