MONTE SAN VITO – Mancano vigili e da oltre 18 mesi non c’è più un comandante. È questa la situazione che si registra a Monte San Vito. A dirlo è l’Ugl Polizia Locale Marche.
Il sindacato mette in evidenzia, infatti, che attualmente la funzione di responsabile del corpo di polizia locale è svolta “ad interim” dal segretario comunale, nonostante la Legge 65/86 prescriva che tra il comandante e il sindaco «non debbano esserci figure di natura amministrativa».
Inoltre Ugl ricorda che l’articolo 12 della Legge Regionale 1/14 tra le competenze di chi è chiamato a svolgere l’incarico di comandante di polizia locale deve esserci una «comprovata esperienza», mentre secondo quanto stabilisce l’orientamento Anac n.19 del 10 giugno 2015 chi ricopre questo incarico non può avere la responsabilità di altri uffici con competenze gestionali dove svolge anche attività di vigilanza e controllo. «Come si può garantire sicurezza se chi la deve garantire non lavora egli stesso in sicurezza», chiede il segretario regionale di Ugl, Vincenzo Marino.
«Occorre rispettare le norme e la dignità degli operatori – sottolinea il segretario regionale -. Senza comandante e agenti il comando di polizia locale è da rifondare».
Il sindacato spiega che a Monte San Vito prestano servizio solo 3 agenti di polizia locale, mentre ce ne dovrebbero essere 6: 1 operatore ogni 1000 abitanti dal momento che il comune conta circa 7mila residenti. L’Ugl, pertanto, in vista delle imminenti elezioni amministrative, lancia un appello al prossimo sindaco al quale chiede di affrontare la questione mettendola al primo posto della sua agenda politica.