Jesi-Fabriano

Montecarotto, appuntamento il 6 gennaio con la “Pasquella”, il primo canto rituale dell’anno

La Rassegna Nazionale della Pasquella è fondata su recupero e rivitalizzazione di una delle testimonianze vive della nostra comune cultura popolare, legata ai rituali di questua del solstizio d’inverno

MONTECAROTTO – La Rassegna Nazionale della Pasquella, questa ormai “storica” manifestazione, la prima del genere nelle Marche, fondata sul recupero e sulla rivitalizzazione di una delle testimonianze vive della nostra comune cultura popolare, legata ai rituali di questua del solstizio d’inverno ed alle sue forme di propiziazione legate a credenze pre-cristiane ed antichi riti di fertilità, fortemente voluta dall’Amministrazione Comunale di Montecarotto, e curata dal Centro Tradizioni Popolari e dal Gruppo “La Macina”, con la collaborazione , della locale Pro-Loco, e della Protezione Civile Comunale, con l’alto patrocinio della Regione Marche e della Provincia di Ancona, arrivata alla trentanovesima edizione si svolgerà, sabato 6 gennaio 2024, Giorno dell’Epifania).

Nel corso della mattinata i Gruppi invitati di autentici portatori della “invaderanno” Montecarotto, recando casa per casa, secondo l’antico rituale, il canto della “Pasquella”. Nel pomeriggio nel Teatro Comunale, dalle 15,30, si svolgerà “La Pasquella a Teatro”, rassegna di canti e danze della tradizione popolare, coordinata da Giorgio Cellinese, a cura e presentazione di Gastone Pietrucci, con la partecipazione straordinaria de “La Macina” (ingresso libero sino a esaurimento dei posti, consigliata la prenotazione al 3703683938).

La Macina reduce dal successo del concerto di presentazione al Teatro “Pegolesi” di Jesi del suo nuovo progetto musicale, il CD,(ventesimo titolo della sua ricca Discografia) intitolato appunto , Il dono che non si nega, (La Macina ai poeti amati), a coronamento dei suoi cinquantacinque anni di attività, presenterà alcuni brani tratti fa questo nuovo CD. I musicisti de La Macina, hanno messo in musica alcune liriche di poeti marchigiani, Un omaggio quindi de La Macina ai grandi poeti, portando in musica le loro parole, le loro emozioni e la loro anima.

Dalle 16 alle 20 nella Piazza del Teatro, si terrà l’esibizione estemporanea dei gruppi tra la gente, in piena libertà, riscaldati da caldarroste, vin-brulé e… dal calore della gente.

Attualmente, grazie a questa Rassegna e al lavoro continuo e costante di Gastone Pietrucci e de La Macina sul territorio, assistiamo da alcuni anni, ad una nuova “rinascenza” del fenomeno ed al crescere e proliferare inevitabile, di iniziative, più o meno spontanee, per lo più imitative, più o meno valide, ma comunque attestante un certo interesse o perlomeno curiosità per il fenomeno. Quindi davvero importante e meritoria questa Rassegna della Pasquella di Montecarotto, perché fa rivivere una tradizione, che altrimenti la civiltà tecnologica rischia di far dimenticare per sempre. Ma l’annuale appuntamento di Montecarotto è anche un modo per ritrovarsi e rinnovare, anno dopo anno, legami di rapporti sociali e culturali condivisi. Un paese in musica, ricco di interessi e di suggestioni, che ogni anno coinvolge sempre più il pubblico, in una festa popolare, che per la “libertà” e la spontaneità con cui viene vissuta, si distingue nettamente dall’attuale sconfortante panorama di falsificazione e di massificazione operate sulla cultura tradizionale e sulla civiltà popolare.

Quest’anno il manifesto ufficiale è opera del fotografo montecarottese, Elio Sebastianelli, che ritrae Benito Felici, un suonatore popolare di Jesi, grande informatore e amico de La Macina, recentemente scomparso e alla cui memoria insieme ad Antonio Benigni di Filottrano e Mario Amici di Montesanvito è dedicata l’intera manifestazione della Rassegna Nazionale della Pasquella 2024.

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