MONTECAROTTO – Unica data italiana, quella di sabato 27 ottobre, ore 21, al teatro Comunale di Montecarotto per “One man’s Madness” (guarda il trailer), il documentario su Lee Thompson e i Madness, con il regista e il videomaker che saranno presenti in sala.
A portare questo lavoro dedicato ad una delle band di successo degli anni ottanta, è l’associazione culturale 13 Gradi Est di Montecarotto. «Siamo alla quarta stagione al teatro dove abbiamo portato il cantautore David Riondino, poeti, fotografi, musicisti come Omar Pedrini dei Timoria – spiega Marta Giovannetti per l’associazione – Tra i momenti più importanti anche il Cineconcerto, giunto alla terza edizione (leggi l’articolo), la proiezioni del film Metropolis». La proiezione del docufilm sarà in lingua originale con sottotitoli in italiano (prenotazioni 3278587252/13gradiest@gmail.com).
Sul palco del Teatro di Montecarotto questa volta salirà la storia di una band che ha fatto storia: “One Step Beyond“, “Baggy Trousers“, “House of Fun” sono le canzoni più famose del gruppo britannico che nel 2000 ha ricevuto l’Ivor Novello Award dalla British Academy of Songwriters, Composers and Authors (Outstanding Song Collection). «La band si era riunita in occasione del Giubileo di diamante della Regina, suonando dal tetto del Buckingham Palace. In sala, sabato 27, ci saranno anche il regista Jeff Baynes, intervistato dal dj Luigi Bertaccini per rispondere alle domande del pubblico, insieme al direttore artistico Nick Edwards, al tecnico del suono Ian McPherson e al tecnico del montaggio Phil McDonald».
Non si esclude neanche la presenza di Lee Thompson, sassofonista dei Madness, e protagonista del docufilm. «Il lungometraggio racconta la storia di Lee Thompson, sassofonista dei Madness, raccontata dallo stesso Lee, dagli altri membri dei Madness, la sua famiglia, gli amici e un musicologo. Questo spassosissimo e originalissimo film segue il viaggio dei Madness dagli esordi fino a diventare una delle band più iconiche e di maggior successo del Regno Unito. Il regista Jeff Baynes incontrò Lee e il resto della band lavorando ai loro videoclip di maggior successo (‘Baggy Trousers’ e più tardi ‘House of Fun’), un’amicizia che li ha poi portati a creare insieme questo originalissimo documentario».
«L’intera esperienza nel fare questo “mockumentario” è stata di vera gioia – dice Lee.- Mimare tutti i personaggi non è stato molto facile, ma con un po’ di pazienza da parte del regista e molta perseveranza alla fine ce l’abbiamo fatta».