Jesi-Fabriano

Monumento Pergolesi, iter bloccato

L'amministrazione Bacci blocca temporaneamente l'assegnazione dell'appalto per la riqualificazione di piazza Pergolesi a Jesi, che comprende il contestato spostamento della statua dedicata al compositore. Non si escludono modifiche progettuali

Il monumento dedicato a Giovan Battista Pergolesi e sullo sfondo la chiesa delle Grazie
Il monumento dedicato a Giovan Battista Pergolesi e sullo sfondo la chiesa delle Grazie

JESI – Iter bloccato sullo spostamento della statua a Pergolesi. Ieri sera, in consiglio comunale, l’amministrazione Bacci, dopo aver modificato lo Statuto municipale in modo da rendere operativo il comitato dei garanti, ha deciso di fermare temporaneamente l’assegnazione dell’appalto di riqualificazione di piazza Pergolesi (davanti alle Grazie), che prevede appunto anche l’arretramento del monumento dedicato al compositore oltre al restyling complessivo dell’area (l’obiettivo è creare una “nuova” piazza riposizionando pure l’edicola). Sarà proprio il comitato dei garanti, infatti, a doversi esprimere sull’ammissibilità del referendum proposto dall’associazione civica “Nessuno Tocchi Pergolesi”, che chiede di interpellare i cittadini sullo spostamento della statua. L’amministrazione, a quanto si dice, potrebbe persino rivedere il progetto, e continua a sostenere che la riqualificazione è stata pensata per valorizzare il monumento. Non sono dello stesso parere i referenti di “Nessuno tocchi Pergolesi”, il Movimento 5 Stelle e altri partiti.

«L’idea di un movimento è quella di muovere ciò che sembra incancrenito – scrive il comitato di cittadini -. Se Nessun’Tocchi Pergolesi non fosse nato, tutto questo parlare intorno all’idea malsana di muovere la statua non avrebbe mai avuto luogo. Nessun’Tocchi Pergolesi ha avuto il responsabile compito di dover sensibilizzare l’opinione pubblica, che ha mosso più di un consigliere comunale a portare in Consiglio la problematica con interrogazioni, mozioni ed emendamenti. Un’azione condivisa (o come ebbe a dire Daniele Massaccesi, “che ha avuto il merito di unire le opposizioni) che ha svelato l’inghippo: l’amministrazione Bacci non ha nemmeno le carte in regola. Questo dimostra che siamo un movimento aperto, che non ha mosso il quesito per fini pre elettorali. Che come liberi cittadini non possiamo nemmeno ottenere di vedere le carte ed il progetto di massima, i permessi della Sovrintendenza etc. Lo possono fare soltanto coloro che siedono negli scranni del consiglio comunale e, da parte sua, il sindaco – debitamente interrogato in aula sulla materia – non risponde. Per noi liberi ci sono i fatidici 60 giorni. Una vita, per cose che sembrano da ruspa imminente. Dunque abbiamo fatto bene. La città e il paesaggio e un certo modo di fare politica, da qualunque parte siano, sono salvi. Per il momento».

«La Giunta comunale – si legge invece nella nota diramata dall’amministrazione Bacci – ha deciso di interrompere le procedure di assegnazione dei lavori per la riqualificazione di piazza Pergolesi in attesa che il comitato dei garanti, così come individuato nella nuova versione votata ieri dal Consiglio comunale, decida sull’ammissibilità del referendum. Una decisione coerente con l’impegno del sindaco Massimo Bacci che, nel momento in cui era giunta la richiesta del referendum, ha sollecitato gli uffici e il Consiglio comunale per l’immediata modifica dello Statuto così da permettere ad un comitato di garanti di esprimersi. Il progetto di piazza Pergolesi, approvato nella precedente Amministrazione dai rappresentanti di quella stessa parte politica che oggi lo contestano, resta comunque, al di là del destino del monumento, un primo importante passo per la piena riqualificazione di corso Matteotti e del centro storico, obiettivo che questa Amministrazione comunale ritiene assolutamente prioritario per recuperare decenni di ritardi rispetto a gran parte delle città italiane che, nel valorizzare spazi e ambienti, hanno eliminato dai rispettivi centri quelle antiestetiche colate di asfalto che a Jesi purtroppo resistono. Questa Amministrazione ha completato molti dei progetti che la precedente aveva abbozzato senza riuscire a portarli a termine, soprattutto per beghe politiche legate a logiche partitiche. Ecco perché la fortuna di essere sostenuti da liste civiche che pensano esclusivamente all’interesse della città e non a tornaconti di parte, assicurerà a questa Amministrazione la possibilità di mettere nelle condizioni Jesi di raggiungere anche questo obiettivo di piena valorizzazione del proprio centro storico».