JESI – «Utilizzare le cospicue risorse del lascito Morosetti, al netto della spesa per il trasferimento della fontana, per l’abbattimento delle barriere architettoniche in città. Una scelta di civiltà, coerente con il pensiero del benemerito donatore che già in vita aveva mostrato grande sensibilità per le fasce sociali più deboli, mettendo a disposizione 800mila euro per realizzare il nuovo centro per l’Alzheimer». Questa l’idea che il sindaco Massimo Bacci ha lanciato in Consiglio comunale qualora, dopo gli approfondimento tecnici ed amministrativi necessari, si riterrà opportuno accettare il lascito testamentario del celebre vignettista.
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L’abbattimento delle barriere architettoniche è un tema che da tempo richiede soluzione: era il 1996 quando una legge nazionale imponeva ai Comuni di redigere un apposito piano per affrontare le criticità per la mobilità delle persone con disabilità. Ci sono voluti oltre 20 anni, con l’avvento delle liste civiche alla guida della città, per metterci mano, preparare ed approvare il Piano che ora può finalmente concretizzarsi essendoci cospicue risorse a disposizione.
La questione verrà affrontata in Consiglio comunale dopo che, nella seduta di ieri (giovedì 29), per un refuso ad un allegato, una pratica propedeutica alla presentazione della proposta di Giunta è stata rinviata. Insieme al Piano delle barriere architettoniche, il tema del lascito testamentario permetterà anche di affrontare l’altra questione, legata alla piena valorizzazione delle due piazze del centro, rafforzando quel tema di inclusione e partecipazione sociale che le operazioni che eventualmente giungeranno da tale finanziamento potranno generare.
«Cassio Morosetti ci ha offerto una grande opportunità – ha sottolineato il sindaco Bacci – sta a noi valutarla e decidere se coglierla per avviare concretamente un percorso volto ad abbattere le barriere architettoniche negli spazi e negli edifici pubblici e per valorizzare al meglio le piazze del centro cittadino. Ne discuterà prossimamente il Consiglio comunale: sarà l’occasione per esprimersi pubblicamente e sgombrare il campo da qualsiasi demagogia e strumentalizzazione».