MORRO D’ALBA – Voleva vendere online dei mobili ma alla fine, i soldi li ha sborsati lui. Nella trappola del web è finito un 44enne residente in Vallesina che a febbraio aveva pubblicato su di un noto sito di compravendite online un annuncio di vendita di alcuni mobili.
Ma a quell’annuncio hanno risposto quattro persone, anzi quattro truffatori che agendo in concorso tra loro, sono riusciti a spillare alla vittima oltre 2.000 euro. Grazie a una meticolosa indagine dei carabinieri della Stazione di Morro d’Alba, i truffatori sono stati individuati e denunciati a piede libero per truffa in concorso: si tratta di 3 uomini e una donna, rispettivamente di 19, 48, 43 e 30 anni, residenti in altre regioni per il reato di concorso in truffa.
Tutto è iniziato con l’annuncio. Gli indagati, tutti d’accordo tra loro, con artifici e raggiri, dopo aver contattato telefonicamente la vittima, hanno simulato interesse per l’acquisto degli oggetti in vendita, dunque è iniziata la trattativa. Nel contrattare con la persona offesa le modalità di pagamento, l’hanno convinta a recarsi presso uno sportello bancomat delle Poste Italiane, al fine di ricevere in accredito la somma pattuita.
Invece, la vittima è stata indotta furbescamente nella trappola: convinta di ricevere denaro seguendo al telefono le istruzioni impartitegli dal finto acquirente, in realtà ha effettuato nove ricariche di 4 carte prepagate Postepay, per un importo complessivo di poco più di 2.000 euro. Resosi conto quando era ormai troppo tardi di essere caduto in una truffa, il venditore si è rivolto ai carabinieri della Stazione di Morro D’Alba che hanno raccolto la denuncia e avviato le indagini del caso in stretto e costante coordinamento con la Procura della Repubblica del Tribunale di Ancona. I militari sono riusciti a risalire agli effettivi intestatari delle carte prepagate, procedendo ad eseguire il sequestro preventivo dei conti correnti abbinati alle Postepay per interrompere ulteriori condotte criminose ed il conseguente trasferimento di denaro. Al termine dell’indagine sono stati denunciati in concorso tra loro per truffa.