JESI – Ha fotografato per tanti anni i sorrisi degli altri, sempre con attenzione, tatto e delicatezza. Oggi sono gli altri a piangere il suo, che non si accenderà più quando parlava del suo hobby preferito, la fotografia. Il Circolo fotografico “Massimo Ferretti” di Jesi saluta con commozione il suo vice presidente e fondatore, Mario Barchiesi, 75 anni, spentosi questa mattina all’ospedale Carlo Urbani di Jesi dove era ricoverato da pochi giorni. Si trovava ricoverato nel reparto di terapia intensiva, il Covid lo aveva aggredito ferocemente. Ma purtroppo non c’è stato nulla da fare. La salma è stata composta all’obitorio dell’ospedale.
I funerali saranno celebrati nei prossimi giorni.
«Non ce l’aspettavamo – dice Alessandro Gianfelici, presidente del Circolo Ferretti – anche perché a fine ottobre avevamo smontato le foto della mostra Bell’Italia con cui avevamo addobbato le vetrine dei negozi del centro di immagini dedicate ai paesi, alle città e alle tradizioni italiane, stavamo in corso Matteotti con un carrello che lui spingeva. Mario era un uomo robusto, forte. Un passato da culturista negli anni ‘80, appassionato di palestra (ci andava quasi tutti i giorni), un fisico invidiabile a 75 anni. Poi domenica (1 novembre) il malore improvviso a casa, lo hanno portato in ospedale per un’infezione polmonare da Covid…».
Immediato il ricovero in terapia sub-intensiva, gli hanno messo il casco, le condizioni monitorate costantemente. Un nuovo inaspettato peggioramento, il trasferimento in terapia intensiva dove oggi ha smesso di lottare. «Siamo frastornati, ancora attoniti e increduli – conclude il presidente Gianfelici -, stiamo ricevendo tante telefonate e messaggi di cordoglio e di vicinanza che trasmetteremo alla famiglia. Mario era conosciutissimo e ben voluto da tutti. I nostri 150 soci stentano a crederci… certamente parteciperemo al lutto con un manifesto del Circolo Ferretti e prenderemo parte al funerale. Ma in futuro, insieme al direttivo, cercheremo di organizzare una iniziativa in sua memoria, glielo dobbiamo».
Ancora da fissare i funerali. Stretti alla moglie, alle figlie, ai nipoti non mancheranno i soci del Circolo fotografico Ferretti, di cui Mario era appassionato vice presidente da moltissimi anni. Si era avvicinato alla fotografia negli anni ’70, facendone un’attività primaria soprattutto dopo la pensione (aveva lavorato in ospedale come tecnico radiologo) trascinando poi nel suo hobby tantissimi altri appassionati, anche molto giovani. Organizzava corsi con il Circolo Ferretti, escursioni, uscite fotografiche, perché la natura e i paesaggi erano i migliori modelli.
Una passione per la fotografia tradizionale la sua, quella fatta di rullini e di immagini da sviluppare in camera oscura e con la luce rossa, quella dell’osservazione e dello scatto in macro. Pochi giorni fa, l’ultimo rullino sviluppato, prima che il maledetto Covid si manifestasse in tutta la sua aggressività. Cordoglio in città dove era conosciuto e ben voluto, anche tra l’associazione Jesi centro e l’amministrazione comunale, con cui il Circolo Ferretti ha più volte collaborato nell’organizzazione di mostre, eventi espositivi, concorsi e iniziative.