La città di Jesi piange uno dei suoi personaggi di spicco: Giuseppe “Peppe” Gasparetti, ex docente di matematica e socio del Circolo Cittadino, si è spento questa mattina all’età di 77 anni. Laureato all’università di Camerino, aveva insegnato nelle scuole della città. Da molti anni in pensione, ha avuto una vita molto intensa, in bilico tra la famiglia, il lavoro, lo sport e la vita associativa, toccando anche la politica. Era malato da circa un anno, si stava sottoponendo a delle terapie all’ospedale di Bologna, dove purtroppo si è spento questa mattina. I funerali non sono stati ancora fissati.
La notizia, tristissima, si è presto diffusa in città, dove in tanti lo piangono e lo ricordano con commozione.
Tra i soci dell’azienda jesina “Sereco”, era attualmente vice presidente del Circolo Cittadino di Jesi. Uno dei soci storici, uno dei più attivi e braccio destro del presidente Gianluca Mucelli nel trascinare il sodalizio nelle iniziative benefiche e di solidarietà. Sempre attento agli altri, era anche donatore, consigliere e attuale sindaco revisore della sezione Avis di Jesi. Grande appassionato di sport giocato e arbitrato, era tesserato con l’Aia nazionale-l’Associazione Italiana Arbitri dal 1960. E’ stato tra i fondatori della sezione di Jesi, a metà degli anni ’60, ricoprendo per due volte l’incarico di presidente (dal 1978 al 1986 e poi dal 1990 al 1996). Era componente del Comitato regionale arbitri e per un decennio (dal 2007 al 2016) ha ricoperto l’incarico di sostituto procuratore per le Marche della Procura nazionale dell’Aia. Ha arbitrato fino agli scambi interregionali ed è stato osservatore degli arbitri fino alla serie C.
«Giuseppe Gasparetti se ne è andato in punta di piedi, con quella discrezione che ne ha connotato l’esistenza – commenta addolorato il presidente della sezione Arbitri di Jesi Riccardo Piccioni – il nostro amico e maestro, il nostro ex Presidente di sezione ci ha lasciato stamattina. E noi, stringendoci alla famiglia e condividendone il dolore, ripetiamo: “et mors ultra non erit…”. La morte un giorno non ci sarà più! Ciao Peppone!». Piccioni ne traccia un profilo delicatissimo, di uomo di sport ma soprattutto di mediazione grazie al suo essere mite, riflessivo e di poche parole «ma giuste, un grande equilibrio e una sottile ironia che talvolta servivano a stemperare le situazioni di tensione». Innamorato del calcio e profondamente legato alla sua città, ha avuto un ruolo dirigenziale di prim’ordine con la Jesina Calcio ai tempi d’oro del presidente Leopoldo Latini e del salto in serie C. Tantissimi i messaggi di cordoglio inviati in queste ore alla moglie Laura, alle figlie Giorgia, Giulia e Gabriella, ai fratelli Gianni e Stefano, così come tantissimi sono i ricordi postati sui social da quanti lo hanno conosciuto e apprezzato.
I funerali saranno celebrati giovedì 10 dicembre alle ore 14,30 nella chiesa di San Giuseppe di Jesi. Poi la tumulazione al cimitero comunale di Jesi.