Jesi-Fabriano

Presentato il progetto “Jesi e il ‘900, verso il 2050. Le farfalle arriveranno!”, la nuova mostra della Fondazione Cardinaletti

Una mostra evento dedicata ai giovani e alla visione del futuro che saranno in grado di rappresentare con i loro talenti

La presentazione del progetto

ANCONA – Dal 1° aprile al 19 maggio, 50 giorni dedicati a convegni, esposizioni, dibattiti, artigianato, industria, commercio, sanità, cultura, sport, informazione, con le migliori proposte e suggestioni verso il futuro. Tutto questo è stato pensato dalla Fondazione Gabriele Cardinaletti onlus di Jesi che realizzerà in centro città, nei locali dell’ex Banca Marche, in corso Matteotti, una straordinaria mostra evento dedicata ai giovani e alla visione del futuro che saranno in grado di rappresentare per la loro città e per il loro territorio con i loro talenti.

La presentazione, nella sede della Regione Marche, si è svolta alla presenza del presidente Francesco Acquaroli, sono intervenuti Andrea Cardinaletti, presidente della fondazione intitolata a suo fratello, e il vice sindaco di Jesi, Samuele Animali.

«Sono rimasto favorevolmente colpito dalla passione, sincerità e gratuità dell’impegno della fondazione – ha dichiarato Acquaroli – Poi c’è un altro elemento che a me piace e attrae ed è il territorio. Esso è l’elemento fondamentale che ci rende nel bene e nel male protagonisti. Questo lavoro di sensibilizzazione, di coinvolgimento delle giovani generazioni per il futuro del loro territorio è un frutto che sta crescendo e che noi come istituzioni non possiamo far altro che plaudire ed accompagnare con la nostra presenza».

«Attraverso le voci dei protagonisti di ieri, oggi e domani – ha spiegato Cardinaletti – cercheremo di raccontare 150 anni di vita della città di Jesi, 124 dei quali già storia e 26 da scrivere. Oltre a raccontare la storia della Vallesina, attraverso i suoi personaggi più illustri, con tutte le scuole superiori jesine e le università marchigiane, svilupperemo incontri, dibattiti, spettacoli e testimonianze per dare prospettiva al futuro del nostro territorio verso il 2050. Parleremo molto di lavoro e cercheremo le migliori suggestioni per il futuro dell’industria, dell’artigianato, del commercio e del turismo della Vallesina. Cosi come svilupperemo i temi della cultura, dell’informazione, del costume e dello sport e lo faremo attraverso un’esposizione che riguarderà il futuro».

Ma l’elemento di novità che contraddistinguerà questo progetto risiede nella formula con cui è costruito: «Il 1° aprile apriamo una mostra-cantiere – ha spiegato Cardinaletti – che sarà realizzata cammin facendo fino al 19 maggio e solo il 19 maggio potremo dire che la mostra è completa».

«L’idea della mostra cantiere – ha aggiunto Acquaroli – che il pubblico dovrà riempire è interessante e invita a fare di questa iniziativa un’opportunità stimolante. L’incentivo a fare, a costruire, è importantissimo specialmente per i giovani. La società ha bisogno di persone che fanno. Questo cantiere diventa allora la testimonianza di come ognuno di noi può dare un contributo».

A corredo di tutto questo work in progress, ci sarà un ampio dopo mostra che vedrà impegnati a rielaborare tutte le informazioni, le immagini e le emozioni raccolte, i tanti giovani coinvolti nell’area media organizzata con una redazione interna, una radio, uno studio televisivo e una sala stampa interna.

«Un lavoro comune guardando al futuro – ha concluso Cardinaletti – e, usando l’immagine che fa da titolo all’evento, piantando fiori giorno dopo giorno, allora le farfalle arriveranno».