JESI – È entrato in vigore da pochi giorni il Decreto legge con cui viene stabilito l’obbligo del Green pass, la carta verde che certifica l’avvenuta vaccinazione contro il Covid-19 e che permette l’accesso, in zona bianca e in zona gialla, a musei, altri istituti e luoghi della cultura e perfino le mostre. Anche a Jesi è scattato l’obbligo e per poter visitare i palazzi d’arte, da Palazzo Pianetti al Museo Archeologico, il Federico II Stupor Mundi e la Mostra dedicata a Raffaello e Colocci, occorre una delle Certificazioni verdi Covid-19 (green pass). E se per qualcuno potrebbe essere un problema o una limitazione, chi viene a Jesi sa già come comportarsi. E i massicci flussi turistici di luglio e di questa prima metà di agosto, confermano un trend più che lusinghiero.
«Possiamo dire che le presenze di luglio sono raddoppiate rispetto a quelle dello scorso anno e che ci sono ottimi segnali anche per agosto, partito benissimo anche con l’introduzione del green pass, che da noi non ha creato alcun problema. Speriamo che anche la seconda metà di agosto il trend di turisti confermi questo ottimo inizio». La valutazione è di Romina Quarchioni, direttrice dei Musei Civici di Jesi, che spiega: «Siamo stati rigorosi fin dai primi giorni nell’applicazione del decreto sul green pass, ma i turisti sono attrezzati, scrupolosi e attenti. Non ci sono stati problemi di sorta o contestazioni. Il nostro personale – aggiunge – ha controllato attentamente anche i tamponi rapidi certificati nel tracciamento del green pass. Insomma, le condizioni per entrare nei nostri musei ci sono tutte».
E tra certificazione cartacea, digitale salvata magari sul cellulare e il QR Code (il cosiddetto codice a barre bidimensionale qualificato) un po’ tutti si sono attrezzati. «Martedì 10 agosto abbiamo avuto un gruppo di 21 tedeschi che avevano il green pass europeo – spiega ancora –, alcuni cartaceo, altri digitale. Altri turisti che vengono da Paesi particolari hanno certificazioni cartacee diverse, ma i nostri addetti sono scrupolosi nel controllo della corrispondenza del documento di identità (essendo una attività di esercizio pubblico) e del tipo di vaccino. Abbiamo anche notato tante famiglie che per portare i figli minorenni li hanno sottoposti a tampone (per quelli sopra i 13 anni) mentre per i piccolini, accettiamo le autocertificazioni dei genitori. Unica difficoltà, che richiede un po’ di pazienza, è la lettura del QR Code cartaceo, ma presto superabile. Il green pass non è certo un ostacolo, anzi. La gente veniva prima e continua a venire, tutti i gruppi che hanno prenotato per settembre ci hanno inviato una conferma di prenotazione».
In questi mesi di luglio e agosto, per lo più si è confermata la provenienza geografica di turisti tedeschi, olandesi e belgi. Mentre per il turismo di “casa nostra”, oltre ai classici e sempre presenti turisti provenienti da Veneto e Lombardia, abbiamo una sorpresa: «Non sappiamo per quale strano motivo o giro, abbiamo accolto anche persone provenienti dall’Emilia Romagna e dalla Campania», dice ancora la direttrice.
Dunque, anche nelle calde giornate di Ferragosto sarà possibile visitare i nostri scrigni d’arte, grazie alle aperture straordinarie: sabato 14 e domenica 15 agosto sarà possibile visitare i Musei Civici di Palazzo Pianetti (il Museo Archeologico, la Pinacoteca e il Museo d’arte contemporanea) con orario continuato dalle 10 alle 19; mentre la Casa Museo Colocci e la mostra dedicata a “Raffaello e Colocci” solo su prenotazione, in quanto le visite sono organizzate in gruppi da 8 persone alle ore 11, 12, 16 e 17.
Resta fermo l’obbligo dell’uso della mascherina all’interno delle sale a partire dai 6 anni di età e il rispetto del distanziamento interpersonale. Info: 0731-538388 oppure pinacoteca@comune.jesi.an.it (come tutti i musei d’Italia, anche i palazzi d’arte di Jesi restano chiusi il lunedì).