JESI – «Bene ha fatto il consigliere Giampaoletti a portare in aula la questione della palazzina ex Asl di via Gallodoro con un’interpellanza. Qualche mese fa ne avevo presentata una piuttosto simile anch’io come M5S Jesi, ma il presidente del consiglio comunale, Massaccesi non l’ha iscritta, ritenendola non conforme ai regolamenti comunali. Mi fa piacere che al collega sia andata meglio, ma ho comunque richiesto i dovuti chiarimenti riguardo questa differenza di trattamento». A dirlo è Claudia Lancioni, consigliera comunale pentastellata. Qualche giorno fa, sul tema, il botta e risposta fra Giampaoletti e il sindaco Massimo Bacci.
Nell’ interpellanza del M5S Jesi, «incredibilmente “ricusata” dal Presidente Massaccesi – tuona Lancioni -, chiedevamo a chi è concesso (ente/i ovvero soggetto giuridico) l’uso dell’immobile, con quale tipologia di atto/atti e quali sono gli estremi necessari per l’identificazione dello/degli stesso, se il Comune è a conoscenza di quali attività vengono svolte e chi ne è titolare/responsabile, con relative autorizzazioni e modalità di comunicazione, e come si intende utilizzare la palazzina in futuro».
«Mi auguro che il sindaco Bacci dia una risposta chiara ed esaustiva nel prossimo Consiglio anche a queste legittime richieste, assolutamente di interesse di tutti i cittadini, visto che il locale è di proprietà del Comune e che al suo interno mi risulta vengano svolte diverse attività: sportive (palestra), doposcuola, ecc. – evidenzia la consigliera del Movimento 5 Stelle -. Vorrei anche sapere se tali attività vengono svolte a titolo gratuito o a pagamento. Rispondendo a una interrogazione nel 2017, Bacci ha detto chiaramente che la struttura verrà messa sul mercato. In altre occasioni, questa Amministrazione non si è fatta scrupoli, emanando i necessari provvedimenti per cacciare fuori associazioni diverse da spazi pubblici regolarmente assegnati. Quindi se il sindaco lo ritiene opportuno, può tranquillamente procedere allo stesso modo, a meno che qualcuno a Piazza Indipendenza pensi che a Jesi ci siano associazioni di serie A e di serie B. Quella palazzina – conclude Lancioni – è una risorsa per la città, al suo interno si può creare un polo per delle associazioni; tutte, non solo quelle che ruotano attorno al circuito del TNT. Basta che l’Amministrazione mantenga le tante esternazioni fatte più volte e proceda rispettando con rigore i principi di imparzialità, trasparenza ed economicità previsti chiaramente dalla legge».