Jesi-Fabriano

Musei civici, potenziata la videosorveglianza

A seguito di un tentato furto in biglietteria e in considerazione dei cambiamenti organizzativi e gestionali riguardanti Pinacoteca e Museo Archeologico, il comune di Jesi rafforza l'azione delle telecamere

Le statue di epoca romana esposte al museo archeologico di Jesi e del territorio

JESI – Videosorveglianza potenziata nei musei civici della città, con particolare riferimento a Pinacoteca ed Archeologico. Ciò anche a seguito della richiesta del dirigente comunale del servizio, che ha proprio evidenziato «la necessità ed urgenza di potenziare l’impianto di telecamere in considerazione dei cambiamenti organizzativi e gestionali dei musei a seguito dell’apertura del Museo Archeologico e della riduzione del personale e in conseguenza di un tentato furto presso la biglietteria».

L’obiettivo è appunto quello di facilitare il controllo della superficie espositiva e migliorare di conseguenza la sicurezza dei musei, e ovviamente degli operatori.

Primo anno da incorniciare, intanto, per il museo Archeologico, inaugurato il 15 dicembre 2017 alle scuderie di Palazzo Pianetti.  Sono state quasi 10 mila le persone che lo hanno visitato, apprezzando architettura e collezione, in particolare le statue romane di epoca giulio-claudia, contribuendo ad incrementare così la fruizione dei musei civici ospitati al primo e secondo piano dello stesso Palazzo e delle altre aree museali presenti in città.

Dai dati dell’Ufficio Cultura emergono solo numeri in crescita per i musei civici. Palazzo Pianetti, che ospita oltre all’Archeologico anche la Pinacoteca e la Galleria d’Arte Contemporanea, a fine 2018 arriverà a toccare circa 15 presenze contro le 10 mila del 2017. La Sala per le arti della stampa di Via Valle sta già sfiorando le duemila presenze contro le 1500 dell’intero 2017. Ottima anche la risposta del Museo Colocci, benché a numero chiuso e orari ridotti, che viaggia verso le 500 visite contro le 430 dell’anno prima. Complessivamente i musei civici di Jesi nel 2018 raggiungeranno le 17 mila presenze tra musei, laboratori e manifestazioni varie, contro le 12 mila dell’anno precedente.
Numeri che testimoniano la forte impronta culturale della città, destinati ad essere una nuova base di partenza per il 2019 quando, oltre a consolidarsi del tour lottesco correlato all’esposizione in corso a Macerata, si programmeranno importanti iniziative legate alla celebrazioni raffaellesche.