Jesi-Fabriano

Al museo con il cane: Jesi premiata dall’Enpa. Butini: « È il risultato di un impegno costante»

A ricevere l’attestato di merito e la medaglia celebrativa, l’assessore alla Cultura Luca Butini, accompagnato dal suo labrador Otter, insieme alla direttrice Romina Quarchioni

Da sinistra, Romina Quarchioni, Andrea Brutti e Luca Butini

JESI – L’Ente Nazionale Protezione Animali, in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dalla data della sua fondazione, ha premiato Il Comune di Jesi per aver ormai da numerosi anni consentito la fruizione dei Musei Civici ai visitatori in compagnia dei propri cani. A ricevere l’attestato di merito e la medaglia celebrativa, l’assessore alla Cultura Luca Butini, accompagnato dal suo labrador Otter, insieme alla direttrice Romina Quarchioni.

«È veramente con grande piacere che accogliamo questo riconoscimento da parte dell’Enpa. È il risultato di un costante impegno che ci accomuna: diffondere la cultura del rispetto, della convivenza e della piena condivisione della nostra vita con i nostri amici cani», ha sottolineato l’assessore Luca Butini, che ha aggiunto. «I turisti e i visitatori non dovranno rinunciare a visitare i musei civici solamente perché hanno un cane, che consideriamo un membro della famiglia, poiché sono e saranno sempre i benvenuti. Tra l’altro, il rapporto tra proprietario e cane che consente di farsi accompagnare dal proprio fedele amico in un luogo prezioso come un museo rispecchia perfettamente un quotidiano e reciproco comportamento rispettoso delle regole».

«Siamo stati veramente felici di aver premiato una realtà così preziosa per tutto il territorio delle Marche e non solo” – ha aggiunto Andrea Brutti, dell’Enpa Nazionale e referente per le Marche, in compagnia del suo setter Archibald – Auspichiamo – ha aggiunto – che i Musei Civici possano essere d’esempio a tantissime altre realtà, in tutto il paese. E, alla domanda se sia un luogo opportuno o meno per un cane, rispondiamo che spesso questi luoghi sono stati abitati anche dai nostri amici a quattro zampe, peraltro ritratti in numerosi quadri, e che i cani dimenticati in giardini o ancor peggio in box, privati della compagnia perché “devono vivere solo all’esterno” sono infinitamente più tristi: oggi la scienza e la giurisprudenza indicano l’isolamento sociale del cane come un maltrattamento vero e proprio, e quindi un reato».

Da Comune e Enpa il richiamo alla dovuta educazione e al senso di responsabilità dei proprietari dei cani, così come quella dei visitatori, che conoscono bene il proprio “pelosetto” e quindi sapranno valutare di volta in volta se poter svolgere la visita.

© riproduzione riservata