Jesi-Fabriano

Musica e racconti per celebrare la Giornata Mondiale del Rifugiato

«Emigrare significa rinascere in quell’età di totale cambiamento, esattamente come un bambino che viene al mondo e lascia l’utero», dice Anahita H. Dowlatabadi in Italia da dodici anni. A Jesi aperto il Centro di Prima Accoglienza del Gus

Il nuovo ufficio di orientamento sociale del Gus, in via del Fortino

JESI – “Stiamo tutti bene tranne i rifugiati”. Questo il titolo scelto per la Giornata Mondiale del Rifugiato che a Jesi è stata organizzata dal Gus, in collaborazione con il Teatro Cocuje.

Musica, confronti e cibo in condivisione sono gli elementi scelti per ricordare il prossimo 20 giugno, appuntamento annuale voluto dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che ha come obiettivo la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla condizione di milioni di rifugiati e richiedenti asilo che, costretti a fuggire da guerre e violenze, lasciano i propri affetti, la propria casa e tutto ciò che un tempo era parte della loro vita.

Il via alle ore 15 con la visita al Centro di Prima Accoglienza del Gus di Jesi che aderisce all’iniziativa di Unhcr e apre le porte degli uffici e delle strutture di via Martiri delle Foibe Istriane alla cittadinanza. «L’incontro reciproco è il primo passo per superare pregiudizi e paure vicendevoli e costruire insieme la buona accoglienza – spiegano gli organizzatori -. Sarà possibile incontrare operatori e ospiti del progetto, ascoltare storie ed assistere ad una performance musicale. Verrà inoltre presentato un video realizzato dai richiedenti asilo in collaborazione con alcuni studenti del liceo Classico di Jesi».

In serata la manifestazione si sposta al Teatro Cocuje di via dell’Esino. Alle 20 un momento conviviale con cibo e bevande in condivisione, a seguire i momenti musicali. Sul palco del Teatro Cocuje salirà Michele Donati, classe 1979, cantautore con due dischi all’attivo composti da testi e musica originali. A seguire sarà la volta de “I confini di tela” con Gabriele Petrelli alla batteria, Matteo Tarabelli alla chitarra, Nicola Termentini, voce, e Sergio Fabrizi al basso: la formazione porterà “Ebano”, pezzo carico di emozione dei Modena City Ramblers, e canzoni inedite.

Spazio anche per Giusy Angione, Carmen Sabrina Iacono, Pietro Minciotti e Anahita H. Dowlatabadi. Iraniana, Anahita è in Italia da dodici anni: «Emigrare significa rinascere in quell’età di totale cambiamento, esattamente come un bambino che viene al mondo e lascia l’utero – spiega – Dopo la rinascita devi ricominciare, hai bisogno di aiuto, devi imparare a parlare, cosa e come mangiare, il modo di camminare, devi conoscere le nuove regole, la cultura e una sorta di comportamento sociale. In età adulta tutto diventa ancora più difficile, e poi arriva un giorno che senti d’essere cresciuto abbastanza e sei pronto per entrare nella società, ma t’accorgi di essere in ritardo».
Alla serata, completamente gratuita, partecipano anche  Alexandre Manuel, Milena Gregori e Matteo Stronati. (Info 3911447933 – 3331600201)