Jesi-Fabriano

Jesi, nascono i comitati di quartiere al posto delle circoscrizioni

Il consiglio comunale è chiamato ad approvare il regolamento con indicate le finalità e la suddivisione dei rioni cittadini

Una veduta del centro storico di Jesi

JESI – Comitati di quartiere al posto delle circoscrizioni. Il consiglio comunale sarà chiamato ad approvare la modifica del regolamento comunale sugli istituti di partecipazione. Seduta prevista martedì 1 marzo.

Il Comune di Jesi, si legge nell’atto da mettere al voto, «promuove la costituzione e la libera elezione di “comitati di quartiere” allo scopo di favorire l’effettiva partecipazione democratica di tutte le cittadine e i cittadini all’attività amministrativa, economica e sociale della comunità, disciplinandone nell’ambito del Regolamento sugli istituti di partecipazione la natura, l’istituzione, le funzioni e le prerogative. Il comitato di quartiere deve dotarsi di un proprio Regolamento che ne disciplini le funzioni e le attività e che non contrasti con lo Statuto comunale e con quanto previsto dal Regolamento comunale sugli istituti di partecipazione e consultazione dei cittadini. Il funzionamento degli organi rientra nella sfera dell’autonomia dei comitati stessi. I comitati sono organismi apartitici senza scopi di lucro che rappresentano le esigenze e le istanze della zona territoriale rappresentata. La suddivisione territoriale, determinata secondo i criteri previsti nel Regolamento sugli istituti di partecipazione e consultazione dei cittadini, potrà essere aggiornata con deliberazione del Consiglio Comunale, tenendo conto dell’incremento della popolazione, della continuità ed omogeneità territoriale, dell’evoluzione urbanistica della città, anche su proposta non vincolante dei comitati di quartiere. L’amministrazione comunale mette a disposizione dei comitati appositi spazi pubblici, laddove disponibili, senza vincolo di esclusività».

È intendimento dell’Amministrazione Comunale, si specifica ancora, «promuovere e valorizzare la partecipazione attraverso il riconoscimento delle forme di democrazia diretta, dell’associazionismo e del volontariato, l’istituzione di sedi di confronto costanti e periodiche tra amministratori e cittadini, la costruzione di efficaci strumenti di comunicazione e informazione circa gli atti amministrativi, la facilità di accesso alla documentazione istituzionale (leggi, atti deliberativi, indagini sul territorio, ecc».

I comitati di quartiere previsti:

1 Centro Storico
2 San Giuseppe, Zipa, Smia, Santa Lucia, Barchetta, Roncaglia, Coppetella.
3 Minonna, Mazzangrugno, Castelrosino, Gangalia.
4 Fornace, Via Roma, Colle Onorato, Spina, Ponte Pio, Pantiere.
5 Colli, Campolungo, Paradiso, Tabano, Acquasanta.
6 Erbarella, San Francesco, Gramsci, Via Verdi, Stadio, Monte Tabor, Coppi e limitrofe.
7 Via Roma, Prato, Stazione, Verziere, Santa Maria del Piano.