JESI – Tradizionale albero di Natale “dirottato” in Piazza Colocci. Conferma della pista di pattinaggio su ghiaccio, contro cui avvierà una raccolta firme Legambiente, in Piazza Federico II. Contributo agli operatori commerciali per la spesa di allestimento delle luminarie natalizie. Sono gli indirizzi assunti dalla Giunta quanto alla “prima fase della programmazione delle iniziative in occasione del Natale 2021”.
Si prevedono, ufficializza la Giunta, «L’allestimento di una pista di pattinaggio sul ghiaccio in Piazza Federico II. La collocazione di un albero di Natale con speciali addobbi luminosi in Piazza Colocci. L’organizzazione di un concerto del Coro Federico II al Teatro Pergolesi. La realizzazione dell’immagine grafica coordinata per la campagna di comunicazione». Si decide inoltre di «sostenere gli operatori commerciali nella copertura parziale degli oneri per l’allestimento delle luminarie natalizie per un importo massimo a carico del Comune di Jesi pari a 17 mila euro, iva inclusa». Una spesa complessiva ad ora quantificata per le casse comunali ad un massimo di 31 mila euro. Per la pista di pattinaggio, probabile il ricorso anche a sponsor e sostegni esterni.
L’amministrazione aveva già destinato uno specifico contributo di 30 mila euro alla Fondazione Pergolesi Spontini per la cura di una illuminazione speciale per via Pergolesi e per le piazze Pergolesi, della Repubblica, Colocci e Federico II in occasione delle prossime festività di Natale.
Quanto alla pista di pattinaggio su ghiaccio, al debutto a Jesi, è il consigliere oggi all’opposizione nel gruppo misto ma ex maggioranza Marco Giampaoletti a polemizzare e ironizzare: «Ricordo che appena mi sono state date le deleghe come consigliere delegato a fiere e mercati, mi sono attivato per portare a Jesi la pista di pattinaggio nella piazza della Repubblica. Ho contattato alcune ditte e mi sono informato anche al Paradise per funzionamento e consumo. Poi ho contattato qualche associazione per organizzare il noleggio dei pattini, fare un box e la sorveglianza notturna. Fatto questo sono andato dal Sindaco, proponendo la cosa e i costi che non erano pochi. Ma una nuova amministrazione deve anche osare. Mi è stato risposto che ero matto, i soldi non c’erano e non si potevano spendere per questa cosa. Oggi guarda caso tutto è fattibile. A maggio-giugno si vota e vuol far vedere che questa amministrazione è brava a fare le cose. Ricordo che abbiamo circa cento mutui con prolungamento scadenza al 2033/34 e cento dipendenti in meno, perciò i soldi adesso ci sono. Siamo buoni tutti a fare i conti così, non serve un commercialista. Stringiamo i denti siamo quasi alla fine».