Jesi-Fabriano

Nefrologia e Dialisi, a Jesi l’incontro degli specialisti del centro Italia. «Qui un reparto che fa scuola»

Il 29 e 30 ottobre, all’Hotel Federico II oltre duecento medici e infermieri per il 58esimo Convegno della Sezione Interregionale ALaMMU (Abruzzo, Lazio, Molise, Marche, Umbria) della Società Italiana di Nefrologia

Ospedale Carlo Urbani

JESI – Due giorni di lavori, venerdì 29 e sabato 30 ottobre, all’Hotel Federico II e oltre duecento medici e infermieri ospiti a Jesi per il 58esimo Convegno della Sezione Interregionale ALaMMU (Abruzzo, Lazio, Molise, Marche, Umbria) della Società Italiana di Nefrologia. L’appuntamento si tiene a Jesi dove, da tre decenni, l’Unità Operativa di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale Carlo Urbani – diretta dal dottor Stefano Santarelli che della sezione ALaMMU è stato presidente fino al 2020 – si caratterizza per risultati e innovazione nelle tecniche e nelle soluzioni.

Il primario dell’Unità Operativa di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale Carlo Urbani, dottor Stefano Santarelli

«Sono circa 150, da tutto il bacino di riferimento del Carlo Urbani, i pazienti in dialisi assistiti dal reparto- ricorda il dottor Santarelli- sin dai primi anni ’90, l’utilizzo della video laparoscopia, in collaborazione con l’Unità Operativa di Chirurgia, ci ha consentito via via recuperare moltissimi pazienti a tale pratica e di estendere a circa il 35% il ricorso alla dialisi peritoneale domiciliare, pratica molto diffusa e impiegata in diversi Paesi del mondo ma appena al 10% in Italia, dove pure consente invece di evitare in tanti casi, specie per i più giovani o per soggetti particolarmente fragili, lunghe sedute ospedaliere e frequenti viaggi di trasferimento da casa. Questo ci ha posti più volte all’attenzione nazionale e internazionale degli specialisti del settore, con pubblicazioni specializzate che hanno coinvolto colleghi del Carlo Urbani e di plessi ospedalieri di tutta Italia e l’interesse destato nella Società internazionale di Nefrologia».

Prosegue il dottor Santarelli: «Anche quando, nel corso della pandemia, ci siamo trovati a doverci re-inventare, per evitare rischi o, peggio, il distacco dei pazienti dai trattamenti, l’abbiamo fatto pensando e mettendo a punto un sistema di dialisi in un container esterno all’ospedale che ha consentito e ottenuto risultati importanti. Averci affidato dunque l’organizzazione dell’appuntamento di questo fine settimana e, in futuro, quella del Convegno nazionale di Dialisi, è il riconoscimento anche alla qualità del nostro lavoro e al ruolo del reparto di Nefrologia e Dialisi dell’Urbani nel panorama nazionale. Tutto è stato reso possibile grazie a impegno e abnegazione e alle qualità professionali e umane di medici come i dottori Rita Marinelli, Matthias Zeiler, Tania Monteburini e Rosa Maria Agostinelli del nucleo storico, cui si sono aggiunti recentemente Antonio Federico, Mario D’Arezzo e Valentina Ramazzotti. Il grazie va a loro e ai paramedici, di altissimo livello professionale».

La due giorni di lavori al Federico II ha lo scopo, spiega il dottor Santarelli, di «proporsi come palestra per i giovani nefrologi e per gli infermieri che operano nel settore. Anche quest’anno, quindi, la maggior parte delle relazioni saranno affidate a giovani nefrologi. E nella seconda giornata è prevista una sessione parallela per approfondire le linee guida ed i protocolli di medici ed infermieri. Ma non mancheranno, tra i relatori, colleghi italiani di fama internazionale e sarà sicuramente un piacere per noi ospitarli ed ascoltarli». Fra questi i professori Piergiorgio Messa e Giuliano Brunori, attuale e precedente presidente della Società italiana di Nefrologia, e un luminare della dialisi peritoneale come il professor Giovanni Cancarini. Tra gli argomenti individuati quest’anno, le novità terapeutiche nel diabete mellito, il trattamento sostitutivo ambulatoriale e domiciliare, il trapianto di rene da vivente e naturalmente l’impatto della pandemia Covid-19 nella pratica clinica. Come negli anni precedenti, saranno previsti i premi Mioli per le migliori comunicazioni, le borse di studio di frequenza per UU.OO., selezionate nell’area ALaMMU, che si sono distinte in alcuni settori della Nefrologia e Dialisi e, per la seconda volta, il premio Buoncristiani su un progetto di dialisi peritoneale.