JESI – Chi sarà l’umanista jesino rappresentato nell’affresco della “Scuola di Atene” (1509 – 1511), opera del grande Raffaello, che adorna la Stanza della Segnatura, nei Musei Vaticani?
Probabilmente lo sapremo lunedì 5 marzo prossimo nel corso di una conferenza stampa in Comune, durante la quale l’assessore alla Cultura, Luca Butini, presenterà un “nuovo accreditato studio” in merito.
La Stanza della Segnatura è una delle quattro che si trovano all’interno dei Palazzi Apostolici e nell’affresco del Sanzio sono raffigurati, all’interno di un edificio classico, 58 personaggi: tutti i più grandi filosofi della storia, studiosi e matematici.
Particolare ineteressante, che denota anche l’ironia dell’artista, il fatto che molti sono rappresentati con la fisionomia dei grandi della sua epoca, da Leonardo Da Vinci (Platone) a Michelangelo (Eraclito), dal Bramante (Euclide o Archimede) a Baldassarre Castiglione (Zoroastro). Ma c’è anche un autoritratto dello stesso Raffaello (Apelle).
Ci sono, comunque, ancora quelli da identificare e, tra questi, sino a ora, c’era anche l’umanista jesino.