JESI – Il comitato “Nessuno tocchi Pergolesi” chiama ancora una volta in causa il direttore della Soprintendenza archeologica, Carlo Birrozzi, e il sindaco di Jesi, Massimo Bacci, sull’opportunità di procedere nel migliore dei modi allo spostamento del monumento al compositore e musicista dopo aver preso atto «con rammarico che siamo alla vigilia dell’attuazione del progetto di trasloco».
E lo fa con il proprio delegato, Vittorio Massaccesi, attraverso l’invio – il 10 febbraio scorso – di una raccomandata.
Nella quale è scritto a chiare lettere come con la stessa «si intende richiamare l’attenzione non solo sulla ovvia necessità di procedere a una accurata indagine sullo status della zona ipogea interessata ma anche e più ancora sulla preventiva diagnosi del monumento prima di procedere allo spostamento, con l’effettuazione di analisi strumentali in situ».
Nello specifico, tali analisi vanno fatte «mediante termografia infrarossa per monitorare eventuali situazioni critiche relative a interventi avvenuti nel corso di precedenti restauri e con fluorescenza di raggi X portatile per l’accertamento di fenomeni di degrado del marmo» che presenterebbe «molte microscopiche infrazioni».
Il comitato si dichiara anche «preoccupato» soprattutto in relazione al fatto che venga «rinviata sine die la vera riqualificazione della piazza costituita dall’intero recupero di San Nicolò come da progetto della stessa Soprintendenza già nel lontano passato».
Intanto in Piazza Pergolesi procedono i lavori per l’allestimento del cantiere che si occuperà dell’intero restyling.