JESI – La tradizione di utilizzare le cipolle per prevedere il meteo dell’anno appena iniziato, riletta nell’ottica di una spiccata sensibilità per l’ambiente e il pianeta in cui viviamo. Il calendario delle cipolle di Alfio Lillini è un messaggio sempre atteso: non tanto per l’attendibilità delle previsioni quanto per le riflessioni che il ferroviere jesino in pensione propone.
Il 2017, Lillini lo aveva già scritto lo scorso anno, si è caratterizzato per l’assenza di piogge. Oltre al caldo afoso la siccità ha provocato danni importanti e questo non è dipeso da un annata bizzarra: «Abbiamo il dovere di essere ottimisti, e di impegnarci davvero per un futuro migliore – spiega Lillini – La natura tutti i giorni ci fa essere spettatori di una svolta climatica, non solo nella breve storia dell’uomo, ma pure in quella immensamente più lunga della terra. Il riscaldamento globale, che solo trenta anni fa era una teoria per gli addetti ai lavori, oggi è una realtà tangibile. Il meteo 2018 ci dice che l’inverno, quello vero, dopo la prima decade di febbraio è quasi finito, ma avrà code periodiche fino ai primi di maggio.
La primavera sarà cosi spezzettata, l’estate vera solo dopo la prima decade di giugno, fino alla metà di settembre, e poi un autunno molto variabile, che ci porta a inizio dicembre, e solo dopo arriverà l’inverno». Come abitudine Lillini non manca di avvertire le forze politiche: «Vorrei ricordare ai nostri governanti che il suolo, l’aria, l’acqua, il sottosuolo, sono cose che si possono e si debbono governare, magari non producono voti, ma sono dei precisi doveri di chi si onora di amministrare la cosa pubblica; non è più possibile assistere alle sole promesse. E ora che il popolo si indegni, e non continuare a essere un popolo solo caprone!».
Le previsioni nel dettaglio del calendario delle cipollle: gennaio sarà un mese piovoso, non mancheranno nevicate e gelate, queste ultime soprattutto sul finire del mese; freddo e gelate anche a febbraio mentre marzo inizierà a farci scaldare seppur con cautela in particolare verso la fine del mese; la primavera arriverà ad aprile anche se non mancheranno piogge e rovesci; maggio ci farà vedere un po’ di tutto dalla pioggia al sole mentre giugno, luglio e agosto sembrano ricalcare l’estate già trascorsa con siccità e afa; inizia con il caldo anche settembre che ella terza decade sarà più variabile; da ottobre fio a dicembre il meteo sembra tornare rapidamente a quello rigido invernale.