Jesi-Fabriano

“Niente d’indimenticabile”, Quei Fiori Malsani presenta il nuovo album

La band jesina domani, venerdì 5 gennaio, si esibirà al Piccolo di San Giuseppe per presentare primi videoclip dei brani inediti "Come i matti", "Martedì" e "In blu" realizzati da Subwaylab per il nuovo album

Quei fiori malsani
Quei fiori malsani, nella foto: Guerro, Coltorti, Tiranti e Paccova

JESI – Parole cantate e recitate, strumenti sovraincisi, molti generi musicali. “Niente d’indimenticabile” è l’ultima fatica della band jesina Quei Fiori Malsani che domani, venerdì 5 gennaio, ore 21, sarà al Piccolo di San Giuseppe per presentare l’album.

Quei fiori malsani

Folk, rock, blues, pop, grunge, reggae, cantautorato, “Niente d’indimenticabile” racchiude sedici tracce: i brani inediti “Come i matti”, “Martedì” e “In blu” sono diventati videoclip, realizzati da Subwaylab, e saranno presentati in anteprima al Piccolo. “Quei fiori malsani” è una formazione nata nel 2014 che nel tempo ha subito una profonda metamorfosi, come ricorda uno dei suoi fondatori, Francesco Coltorti: «Al principio non era nient’altro che un duo composto da me (chitarra acustica, voce, autore di testi e musiche) e da Simone Guerro (fisarmonica, tastiere, voci recitanti e improvvise). Avevo dei brani da parte, che suonavo con altre band locali ormai disciolte e che si si stavano invecchiando dentro la mia chitarra.

Emiliano Pede

Il genere che emergeva si presentava come un cantautorato in lingua italiana un po’ volto a impegnarsi e un po’ costretto a raccontare alcune parti di me, non per forza in prima persona. L’atmosfera musicale che da sempre mi ha più affascinato e influenzato è senz’altro quella della rock americano degli anni ’90, in particolar modo tutto quello che allora veniva etichettato come “Grunge”. Ho comunque ascoltato e suonato sempre un po’ di tutto, sono molto curioso e aperto in questo senso. L’incontro musicale con Simone, ha fatto prendere alle canzoni una direzione più eclettica. A suo modo le ha colorate con un po’ di Blues, aggiunse anche delle parti “recitate” in un paio di brani, che visto le sue doti teatrali ebbero un bell’impatto. Progressivamente, dopo i primi live, abbiamo ritenuto opportuno arricchire le nostre sonorità con le percussioni di Matteo “Serse” Tiranti, il violino di Martina Paccova e il basso di Roberto Franchi.

Roberto Franchi

Il loro avvento ci ha portato ad esplorare situazioni senz’altro più Folk. Per motivi di lavoro, Simone nell’ultimo anno ha seguito sempre meno il progetto, quindi nel 2016 abbiamo inserito Emiliano Pede, polistrumentista molisano trapiantato a Jesi, che per la causa del gruppo si diletta fra tastiere e charango. Poco dopo la registrazione di “Niente d’indimenticabile”, è entrato a far parte della situazione anche il percussionista jesino Simone Pedna».

Simone Pedna

Domani al Piccolo la proiezioni dei videoclip e vi esibirete in qualche pezzo che ci permetterà di conoscere meglio questo nuovo album. Come è nato questo lavoro?
«Alla fine del 2016 siamo entrati in studio per iniziare le registrazioni di “Niente d’indimenticabile”, il tutto è stato è stato realizzato presso gli studi Sonido- Lab Studio Recording di San Costanzo (PU) e di Corinaldo (An). L’ artefice di tutte le operazioni relative all’incisione, al mixaggio e al mastering dell’album è stato Michele Bellagamba, che non finiremo mai di ringraziare non solo per la sua professionalità e bravura, ma anche per la pazienza ed il coinvolgimento con cui si è lanciato insieme a noi in questo progetto. Essendo un lavoro del tutto autoprodotto, i lavori sono stati piuttosto lunghi e siamo riusciti a far uscire il Cd soltanto lo scorso 8 dicembre. Siamo comunque molto soddisfatti del risultato e possiamo dire lo stesso della parte grafica, curata dagli amici di Subwaylab, che per noi hanno anche realizzato tre videoclip di altrettante canzoni estratte da questo album. Domani ci esibiremo anche in un breve concerto e chi vuole potrà acquistare lì il nostro Cd».

Sedici tracce, diversi generi, “Niente di indimenticabile” mette in musica tante cose..
«I temi dell’ album sono quindi molteplici e diversi, talvolta simili e in altre occasioni distanti. Non c’è una direzione, o meglio ce ne sono mille. Impegno o disimpegno? Sonno e veglia? Ansia o tranquillità? Egocentrismo o Altruismo? La risposta non c’è ,oppure potrebbe essere: tutto. “Tutto” che non significa per forza qualcosa d’importante. Anzi, tutto il contrario. Perchè per quanto queste canzoni, storie, parole e note si possano comunque incidere, il tempo o comunque un tempo (anche il più lungo immaginabile), comunque se le porterà via. Ecco perchè comunque si tratta di: niente d’indimenticabile».

Quali progetti avete per il futuro?
«L’album appena pubblicato contiene brani molto datati, alcuni sono stati scritti nel 2009. Per Niente d’Indimenticabile” abbiamo scartato delle tracce che comunque ci è dispiaciuto lasciare fuori. Oltretutto stiamo lavorando su nuove canzoni e ce ne sono diverse già pronte, di cui un paio abbiamo già iniziato a suonare dal vivo. Direi quindi che oltre a portare in giro il più possibile il live di “Niente d’Indimenticabile”, magari girando un ulteriore video estratto da questo Cd, abbiamo già l’ esigenza di dare vita a un secondo album nel giro di breve».

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