FABRIANO – Tavolo tra i sindaci di Fabriano Daniela Ghergo, di Sassoferrato Maurizio Greci, di Genga Marco Filipponi, e di Cerreto D’Esi David Grillini, insieme a Marco Silvi e Maurizio Romagnoli, rispettivamente Responsabile sindacale e Presidente della CNA di Fabriano e Area Montana. Al centro del summit le questioni infrastrutturali viarie che riguardano le aree interne della provincia di Ancona, con tanto di nota condivisa, sottoscritta da tutti i presenti, anche in vista di un prossimo incontro che la Cna ha intenzione di organizzare alla presenza di Francesco Baldelli, Assessore alle infrastrutture della Regione Marche.
La nota
«La CNA e i Sindaci di Fabriano, Sassoferrato, Genga e Cerreto D’Esi esprimono piena soddisfazione per la recente apertura del tratto di Pedemontana tra Matelica nord e Castelraimondo nord così come per lo stanziamento di ulteriori 96 milioni nel nuovo contratto di programma approvato dal Governo per realizzare il primo stralcio della Fabriano-Sassoferrato nel tratto Fabriano est-Fabriano ovest. Il completamento dell’intera tratta che unirà Fabriano con Muccia, i cui lavori auspichiamo possano concludersi i prossimi mesi, rappresenta la realizzazione di un asse viario fondamentale per collegare agevolmente l’area montana sia con il resto della regione che con la vicina Umbria». Quindi, il riferimento a una delle più grandi incompiute del territorio, la Pedemontana Fabriano-Sassoferrato, «opera che risulta vitale per cittadini e imprese». Per quanto riguarda i lavori del raddoppio ferroviario Orte-Falconara, Sindaci e Cna concordano «sull’assoluto valore strategico dell’opera, ritenuta assolutamente imprescindibile per garantire i collegamenti sulla direttrice est-ovest, tanto per i cittadini quanto soprattutto per le aziende che necessitano oggi prioritariamente di velocizzare i processi logistici, rimangono però interrogativi circa i fondi per il lotto tra Castelplanio e Serra San Quirico e soprattutto per quanto riguarda la programmazione dei lavori nei tratti Fabriano-Foligno e Spoleto-Terni per i quali non sono ancora previste tempistiche definite». Occorre, però, fare in fretta. «Senza una decisa velocizzazione di progetti e cantieri nel settore umbro, anche il raddoppio in territorio marchigiano rischia di risultare poco utile alle esigenze dei nostri territori che non possono più permettersi di aspettare qualche decennio prevedere completati ed efficienti gli assi viari nord-sud ed est-ovest, il rischio è infatti quello di poter disporre in futuro di km e km di ottimo asfalto e magari di rotaie ad alta velocità, i quali però attraverseranno paesi che avranno ormai perso tanti altri cittadini e tante altre imprese in quello che rimarrebbe un territorio di passaggio tra epicentri distanti», si conclude la nota.