JESI – Le maglie del dispositivo di sicurezza predisposto per la “Notte Azzurra” di ieri, sabato 9 settembre, hanno cominciato ad allentarsi poco dopo la mezzanotte. E sino ad allora, quando a poco a poco la gente iniziava a rientrare, avevano funzionato nel modo migliore.
Le nuove disposizioni messe in atto per garantire il pacifico e tranquillo svolgersi di tutte le manifestazioni pubbliche hanno reso più stringente – come aveva già detto la comandante della Polizia Locale, Liliana Rovaldi – il rispetto dei divieti di transito e sosta in tutta la zona del centro storico interessata dalla manifestazione che, come prevedibile, ha attirato tanta gente.
Una cintura che si stringeva a partire dall’incrocio tra corso Matteotti e via Pastrengo, dove ha stazionato l’unità dell’ufficio mobile della Polizia Locale, passava in via Cavour dove c’era una Mercedes dei volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri – Protezione Civile, che presidiavano anche l’accesso di via del Fortino verso Porta Garibaldi chiudendo al contempo, all’altezza del duomo, via delle Terme, al termine della quale ancora i volontari – in tutto 13 – erano presenti con un altro mezzo a sbarrare la strada e deviare in via degli Spaldi chi proveniva da Porta Bersaglieri dove stazionava un’altra pattuglia della Polizia Locale. Anche Porta Farina è rimasta “chiusa” e, quindi, l’accesso in piazza Oberdan.
Carabinieri del Radiomobile e Polizia hanno vigilato sull’ordine pubblico con pattuglie e automezzi predisposti per l’occasione dal comandante della Compagnia, maggiore Benedetto Iurlaro e dal vice questore aggiunto Michele Morra.
Alla fine non ci sono stati problemi al di là del solito pienone che la “Notte Azzurra”, giunta alla sua sesta edizione, garantisce ogni volta.