Jesi-Fabriano

Nuovo ponte San Carlo, traffico sbarrato per un anno e mezzo

Ci sarà spazio per una pista ciclo-pedonale nel viadotto che collega Jesi al quartiere Minonna. I disagi per la circolazione saranno enormi

Il progetto del nuovo Ponte San Carlo di Jesi

JESI – Serviranno almeno quindici mesi per demolire e ricostruire ponte San Carlo. E i disagi per la circolazione saranno considerevoli. Il progetto del viadotto da 6,7 milioni di euro è stato presentato in commissione consiliare. All’apertura del cantiere, il traffico dovrà essere interrotto, creando disagi per la circolazione fra il centro città, la frazione di Minonna e soprattutto la ex superstrada (svincolo Jesi Centro). La viabilità dovrà essere deviata altrove e le alternative sono molto limitate.

Il quadro economico del Ponte San Carlo

Seppur posto all’interno del territorio del comune di Jesi, ponte San Carlo intercetta infatti un flusso veicolare strategico per un territorio ben più vasto. Dista circa 1 km dall’uscita Jesi Centro della strada statale 76 e pertanto costituisce passaggio preferenziale per il flusso veicolare intercettato da tale uscita con destinazione o origine Jesi. Per i Comuni limitrofi la viabilità che intercetta il ponte San Carlo rappresenta il punto più agevole di accesso alla città dove si collocano strutture di interesse pubblico essenziali quali l’ospedale Carlo Urbani, scuole di secondo grado, ecc. L’attuale limitazione viabilistica che preclude il transito sul ponte ai mezzi pesanti e/o con larghezza superiore a 2,5 mt, ovvero ulteriori provvedimenti più restrittivi di limitazione del traffico veicolare che potrebbero rendersi necessari, comportano l’impossibilità di passaggio anche dei mezzi di soccorso tra cui i mezzi dei vigili del fuoco.

«La nostra speranza è quella di poter utilizzare l’estate per i lavori interrati sul fiume – le parole dell’assessore Roberto Renzi -. Speriamo non insorgano problemi con procedure d’appalto e ditte. L’interruzione della viabilità porterà enormi disagi e stiamo lavorando affinché gli abitanti della zona Minonna abbiano alternative valide per raggiungere la città.

Già arrivati i primi due milioni e mezzo dalla Regione per la demolizione e ricostruzione del viadotto sull’Esino, da sommare a un ulteriore milione impegnato. «Contiamo di partire con i lavori entro la prossima estate», dice il sindaco Massimo Bacci. La Provincia investirà 450 mila euro. Poi c’è il contributo della Viva Servizi per le condutture. Il resto è a carico del Comune.

Relativamente al viadotto danneggiato della ex superstrada, l’intervento dovrebbe essere ultimato per la primavera.