JESI – Saranno 320 gli studenti delle scuole superiori jesine che assisteranno domani, 9 maggio, alle 10.30, alla messa in scena teatrale “Oggi si recita l’Hiv“, prima rappresentanzione nelle Marche focalizzata sulla prevenzione e il contrasto al virus e alle malattie sessualmente trasmissibili.
Si tratta del progetto “HimoVie” volto alla sensibilizzazione dei giovani, ideato e promosso dall’associazione “Arcobaleno Aids” di Torino con la collaborazione, in questa circostanza, di Anlaids Marche e il contributo della società biofarmaceutica “Gilead Sciences”.
Iniziativa presentata in Comune alla presenza del vice sindaco Luca Butini che è anche presidente di Anlaids Marche onlus, il quale ha sottolineato come «le Marche nel 2016 sono risultate tra le regioni nelle quali si è registrato il tasso più alto di segnalazioni di nuovi casi di infezione da Hiv e, in molte circostane, la diagnosi è avvenuta con malattia in fase avanzata. Il che sta a significare che c’è stato chi per molto tempo era nella condizione di trasmettere inconsapevolmente il virus».
Il dato, di per sè, non va letto in senso soltanto negativo ma «significa anche che nella nostra regione – ha specificato – si ricorre maggiormente al test Hiv con la finalità di arrivare a una diagnosi più precoce. Per questo iniziative del genere, che servono per informare correttamente, sono importanti. Inoltre, i giovani sono interlocutori privilegiati anche perché molti di loro hanno scarsa conoscenza e spesso errate informazioni. Il linguaggio teatrale arriva in profondità, colpisce e fa riflettere e può aiutare sia nel vivere responsabilmente la sessualità che nel contrastare il pregiudizio e la discriminazione delle quali ancora oggi chi è colpito da Hiv è vittima».
La messa in scena è affidata alla compagnia “Teatrosequenza” di Torino – presente Marzia Maccarini – che propone il racconto di venti ragazzi sieropositivi i quali nel volume “Vivere la sieropositività” narrano il loro vissuto da quando hanno scoperto di aver contratto l’infezione ai modi di affrontarla e curarla.
E la prevenzione resta la strada maestra per evitarla se si dispongono di corrette infornazioni. In Italia nel 2016 sono state registrate 3.500 nuove diagnosi – 130 mila le persone che convivono con il virus – e l’85 per cento di esse è conseguenza di rapporti sessuali non protetti.
«Uno straordinario successo – ha detto Stefano Patrucco, attivista e volontario di “Arcobaleno Aids” – che ha già coinvolto circa 8 mila adolescenti delle principali città italiane – e che ci consente far partecipare i ragazzi a una riflessione sui comportamenti a rischio e sull’accoglienza delle persone sieropositive».
Apprezzamento per la scelta del linguaggio teatrale per questo tema così importante espresso anche dalle due dirigenti, Rosa Ragni, del Liceo Classico “Vittorio Emanuele II”, e Maria Grazia Sabatini dell’Its “Cuppari”.
Tra le scuole superiori presenti anche Iis “Galilei”, Itis “Marconi”, l’Istituto statale d’arte “Mannucci”, Ipsia “Pieralisi”, l’Isituto professionale per la’gricoltura “Salvati” di Monte Roberto.