Jesi-Fabriano

Olimpiadi di Parigi, l’esperienza di Alessandro Ragaini si conclude con l’eliminazione della staffetta

Si chiude qui, dunque, l’Olimpiade d’esordio per l’enfant prodige della piscina di Moie di Maiolati

Alessandro Ragaini a Parigi tra il ds della Team Marche, Mancini e l'allenatore Cavalletti

CASTELPLANIO – L’Italia non va, la 4×200 stile libero finisce decima, seconda delle escluse dalla finale, con 7’08”63, niente da fare per il nuotatore Alessandro Ragaini, secondo frazionista, in staffetta insieme a Giovanni Caserta, Carlos D’Ambrosio e Filippo Megli. Al diciassettenne di Castelplanio (An) della Team Marche e del gruppo sportivo Carabinieri non riesce l’exploit, anzi, non riesce neanche ripetere le prestazioni di domenica scorsa, la sua frazione la conclude con un 1’48”08 molto lontano dai crono precedenti, ancora di più dal suo personale.

Si chiude qui, dunque, l’Olimpiade d’esordio per l’enfant prodige della piscina di Moie di Maiolati, seguito da vicino alla Défense Arena di Parigi da papà Alfio, da mamma Cristina, dal fratello Yuri, dall’allenatore Andrea Cavalletti e dal direttore sportivo Marco Mancini, tutti nella capitale francese a fare il tifo per Alessandro e a sostenerlo in questa prima esperienza olimpica. Una prima volta comunque positiva per la crescita del ragazzo e dell’atleta che solo pochi mesi fa, con una gara entusiasmante, s’è laureato campione italiano assoluto dei 200 stile libero davanti al primatista italiano, Filippo Megli. Ragaini, classe 2006, al pari di Carlos D’Ambrosio, classe 2007, entrambi esordienti alle Olimpiadi, ha fatto quello che ha potuto e per poco con gli altri azzurri non è entrato in quella finale che stasera avrebbe potuto allungare la sua esperienza parigina. Venti centesimi, infatti, dividono la 4×200 stile libero azzurra dalla finale. 

«La staffetta non è andata come avremmo voluto, sicuramente. Siamo dispiaciuti tutti, è stato come un bel pugno – racconta da Parigi l’allenatore di Alessandro Ragaini, il tecnico della Team Marche, Andrea Cavalletti –. Bene Caserta che apriva in prima frazione in esordio olimpico, poi Alessandro secondo frazionista si è irrigidito più del solito ed è arrivato con un prestazione lanciata non nelle sue corde. In terza frazione avevamo D’Ambrosio, il più giovane che ha nuotato bene, e infine Megli che ha mantenuto il tempo della sua semifinale. Ma non è bastato. Peccato».