Jesi-Fabriano

Omicidio di Chiaravalle, intercettazione con la madre ‘incastra’ il vicino ludopatico

L'anziana è preoccupata e chiede al figlio cosa ha fatto quella mattina. Lo stralcio del colloquio è finito nell'ordinanza di misura cautelare che ha portato sabato all'arresto di Maurizio Marinangeli accusato di aver ucciso Emma Grilli. Gli orari di uscita non combaciano con quelli dati ai carabinieri. Domani interrogatorio di garanzia

I carabinieri davanti alla palazzina di Chiaravalle dove Emma Grilli è stata trovata morta
I carabinieri davanti alla palazzina di Chiaravalle dove Emma Grilli è stata trovata morta
Maurizio Marinangeli
Maurizio Marinangeli

CHIARAVALLE – Parla con la madre e l’anziana è preoccupata che il figlio possa essere coinvolto nella morte della vicina di casa. I due ricostruiscono quella mattina, con tanto di orari che non sarebbero però gli stessi riferiti ai carabinieri. È lo stralcio di una intercettazione ambientale tra Maurizio Marinangeli, l’aiuto cuoco 57enne affetto da ludopatia accusato dell’omicidio di Emma Grilli, e sua madre. Parte della loro conversazione, intercettata in auto e non solo, è finita nelle 40 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Antonella Marrone e che ha portato sabato all’arresto del vicino di casa dell’85enne uccisa il 17 luglio scorso con undici coltellate. Per gli inquirenti si è trattato di un raptus scattato dall’incombente necessità di Marinangeli di avere subito del denaro che avrebbe provato a chiedere alla Grilli. Lei si sarebbe rifiutata e lui l’avrebbe uccisa prendendole la collanina e le fedi d’oro poi rivendute per 400 euro. Nell’intercettazione la madre del 57enne non chiede direttamente al figlio se è stato lui ma è preoccupata per quello che è accaduto alla sua vicina e chiede al figlio cosa ha fatto quando è uscito di casa, forse sospetta qualcosa. Gli orari non combaciano con quelli riferiti ai carabinieri del Reparto Operativo che hanno sentito più volte Marinangeli. Non sono nemmeno gli stessi che un testimone, come emerge sempre nell’ordinanza, riferisce ai militari quando sostiene di aver visto il 57enne uscire dal portone poco dopo le 10, a gettare la spazzatura.

Domani mattina per Marinangeli è stato fissato l’interrogatorio di garanzia, alle 10.45 in carcere a Montacuto, e magari potrà spiegare proprio al gip queste contraddizioni o chiudersi nel silenzio avvalendosi della facoltà di non rispondere. L’aiuto cuoco, a cui il tribunale aveva nominato un amministratore di sostegno (il fratello) per gestire il suo patrimonio a seguito della ludopatia da cui era in cura da circa tre anni, ha cambiato avvocato. L’incarico è stato dato a Marco Pacchiarotti. Anche i familiari della vittima si sono rivolti a dei legali. Per la prossima settimana infatti dovrebbero essere affidati gli incarichi per far partire gli accertamenti sul materiale biologico trovato in casa della vittima (quello dei rilievi dei Ris) e sul coltello da cucina trovato sporco di sangue (la presunta arma del delitto) con la formula dell’atto irripetibile. Le parti potranno nominare dei propri consulenti. Sempre per la prossima settimana è atteso il ritorno dei Ris di Roma per ispezionare l’appartamento dove viveva l’arrestato (quello al quarto piano che condivideva con l’anziana madre) e la sua auto, una Fiat Grande Punto, entrambi posti sotto sequestro.

Il sopralluogo dei Ris nell'appartamento di via Verdi
Il sopralluogo dei Ris nell’appartamento di via Verdi (foto Binci)