CHIARAVALLE – La chiave del delitto di Chiaravalle potrebbe arrivare nelle prossime ore. Intanto stamattina il medico legale ha svolto l’autopsia sul corpo di Emma Grilli, l’85enne trovata senza vita martedì 17 luglio, in casa, dal marito Alfio Vichi, 90 anni.
Sconvolta la nipote della donna, Rita Quercetti: «Emma non aveva nemici, era una donna semplice, conduceva una vita tranquillissima – racconta – Ha sempre lavorato in campagna. Alfio lavorava in fonderia prima della pensione. È davvero molto giù, sono giorni difficilissimi. La prima notte ha dormito da un figlio, adesso è ospite della figlia».
Sulla somma di denaro che Emma avrebbe avuto in casa, la nipote chiarisce: «Insieme con le sorelle dovevano sistemare la cappellina di famiglia al cimitero. Stavano raccogliendo dei soldi, 600 euro complessivi ma lei non li aveva ancora raccolti tutti. Penso che complessivamente in casa di quei soldi avesse al massimo 4-500 euro».
L’autopsia è stata effettuata questa mattina sul corpo della donna dal medico legale Marco Valsecchi, l’esito dell’esame sarà determinante per chiarire la causa del decesso e l’orario della morte. Emma è stata ritrovata senza vita dal marito che rientrava a casa dalla spesa. È stato proprio Alfio a dare l’allarme: stando alle prime analisi sul corpo della vittima c’erano diversi tagli nella zona del collo. Nella porta di ingresso non c’erano segni di effrazione. Alle indagini del Reparto Operativo Nucleo Investigativo dei carabinieri sono stati affiancati gli esperti del Ris che hanno setacciato l’abitazione al terzo piano della centralissima via Verdi, al civico 19, alla ricerca di indizi utili per dare una svolta alle indagini e chiudere il giallo.