CHIARAVALLE – Un coltello da cucina, sporco di sangue, è stato trovato in casa e sequestrato dai Ris che lo analizzeranno per capire se sia l’arma che ha ucciso Emma Grilli, l’85enne trovata morta in casa dal marito Alfio Vichi, martedì scorso, in via Verdi. Il coltello era in cucina e gli inquirenti ipotizzano che sia l’arma del delitto. L’autopsia, iniziata attorno alle 10 di questa mattina, a Torrette, dal medico legale Marco Valsecchi, ha evidenziato che l’anziana aveva ferite da taglio anche alle mani. Grilli ha provato quindi a difendersi dal suo assassino che l’avrebbe aggredita di spalle. Fatale è stato il taglio alla gola, profondo, che il killer le ha inferto. Non un solo fendente. Sotto il collo la donna aveva altre ferite da taglio e da punta. I Ris hanno terminato gli accertamenti attorno alle 13.
Ora i carabinieri del Reparto Operativo Nucleo Investigativo, diretto dal tenente colonnello Americo Di Pirro, potranno continuare gli accertamenti finalizzati a capire se in casa mancano preziosi o denaro. Stando a dei parenti della vittima, Grilli avrebbe custodito in casa alcune centinaia di euro per effettuare lavori ad una cappellina di famiglia, al cimitero (leggi l’articolo). Ma agli inquirenti non risultano prelievi consistenti al bancomat da parte della donna nelle ore e nei giorni precedenti il delitto.
Il fascicolo aperto dal pm Paolo Gubinelli, per omicidio, è ancora a carico di ignoti ma il quadro potrebbe presto cambiare appena i carabinieri avranno i riscontri sul coltello da cucina insanguinato trovato in casa. La donna martedì era uscita di casa poco dopo le 8.30, era andata in ospedale a ritirare le analisi. Poi sarebbe andata al supermercato a fare la spesa ma su questa circostanza i carabinieri stanno ancora cercando riscontri.