Jesi-Fabriano

Operazione anti droga dell’Arma, maxi sequestro di marijuana e un arresto

I Carabinieri del Nucleo Operativo di Jesi in azione alla stazione Fabriano dove hanno atteso il corriere nigeriano segnalato sul treno regionale Foligno-Ancona. Sequestrati 2 chili e mezzo di sostanza stupefacente per un valore sul mercato di 50 mila euro

JESI – «È senza dubbio uno dei maggiori sequestri di marijuana degli ultimi anni».

Così il comandante della Compagnia Carabinieri di Jesi, maggiore Benedetto Iurlaro, nell’illustrare la brillante operazione condotta dai suoi uomini del Nucleo Operativo, agli ordini del maresciallo maggiore Fabio Del Beato, alla stazione di Fabriano.

I 2,5 chili di marijuana sequestrati racchiusi in tre sacchetti

Risultato: 2 chili e mezzo di marijuana sequestrata, per un valore sul mercato di 50 mila euro, e l’arresto del corriere, A.A., 25 anni, nigeriano, residente ad Arezzo ma senza fissa dimora. Dovrà rispondere di detenzione ai fini di spaccio di ingente quantità di sostanza stupefacente e, nel frattempo, è stato tradotto presso il carcere di Ancona. Rischia una condanna da 6 a 20 anni.

Sicuramente era il rifornimento per il fine settimana delle piazze di Fabriano e Vallesina.

Per lui, comuqnque, anche un altro precedente, l’arresto nel 2015 in Lussemburgo per traffico di cocaina. Insomma, uno del “mestiere”.

A sorprendere e incastrare il nigeriano con tutta quella “roba” i militari ci sono arrivati grazie alla capillare attività informativa svolta sul territorio, quella alla “mordi e fuggi“, quella che a volte non porta da nessuna parte, nonostante appostamenti e pedinamenti, ma altre, come stavolta, permettono di conseguire ottimi risultati.

Venuti, perciò, a conoscenza che sul treno regionale Foligno-Ancona viaggiava un giovane di colore che trasportava sostanze stupefacenti e che, molto probabilmente sarebbe sceso a Fabriano, i Carabinieri facevano scattare l’operazione.
Ieri mattina si erano appostati alla stazione verificando, comunque, ogni treno in transito e i passeggeri che ne scendevano. Il momento giusto è arrivato alle 14.45, quando sul treno veloce proveniente da Foligno viaggiava un solo passeggero di colore. Il quale, a sua volta, pur dovendo scendere a Fabriano, si era anche addormentato.

Il comandante, maggiore Benedetto Iurlaro e il maresciallo maggiore Fabio Del Beato

Tanto è vero che al successivo controllo da parte dei militari, che nel frattempo erano saliti sulla carrozza, il nigeriano appariva palesemente disorientato. Non solo, ma negava anche che lo zaino – posto sulla cappelliera al lato opposto di dove era seduto – dal quale provenivano zaffate del tipico odore acre della sostanza stupefecante, fosse di sua proprietà. E nei sedili vicini non c’era nessuno…

Non restava che aprire lo stesso zaino all’interno del quale i militari rinvenivano, oltre ai documenti intestati al giovane di colore, tre involucri molto voluminosi contenenti quella che poi il narcotest ha accertato essere, appunto, marijuana per un peso di 2,5 kg.

Si è potuto anche appurare che le infiorescenze sono con un principio attivo (Htc) elevatissimo, dalle 10 alle 15 volte superiore a quello che normalmente si trova sul mercato. Tutta “roba” geneticamente modificata che eleva la “qualità” del prodotto ma che porta a uno sballo deleterio e molto pericoloso per la salute anche con un solo spinello.