Jesi-Fabriano

Oratorio di Santa Lucia, Giancarli prova a mettere tutti attorno a un tavolo

Il consigliere regionale Pd propone alla Giunta regionale di organizzare, al termine delle elezioni, un incontro con il sindaco, la stessa Regione, l'Asur e la Confraternita religiosa per risolvere il problema

Enzo Giancarli

JESI – Oratorio Santa Lucia, il consigliere regionale Pd, Enzo Giancarli coinvolge Regione, Comune e Asur per trovare una soluzione. Il problema è stato segnalato dallo stesso esponente democrat: la Confraternita religiosa ha acquisito capacità giuridica con l’iscrizione nell’albo prefettizio il 9 aprile 2014, ma non può far valere i requisiti dell’usucapione per l’immobile attiguo alla chiesa del vecchio ospedale di corso Matteotti.

A chiarire la vicenda è stato oggi il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, rispondendo in aula all’interrogazione del consigliere Giancarli sulle motivazioni che hanno portato l’Asur a negare tale diritto alla Confraternita. La Regione, dal canto suo, ha suggerito all’Asur di valutare i costi ed i benefici di un affidamento dell’edificio in cambio della sua gestione e manutenzione.

«Se la Confraternita ha capacità giuridica solo dal 2014, secolare è la sua tradizione sul territorio e la sua attività di preghiera e di culto che ha svolto in quei locali sin dal Medioevo, con lo scopo di mantenere viva la devozione verso la Santa. Inoltre, la presenza della Confraternita nell’Oratorio di corso Matteotti ha permesso la cura, la custodia e la conservazione di diversi arredi liturgici e paramenti religiosi legati al centenario culto – spiega Giancarli -. L’Oratorio rappresenta un patrimonio per la città di Jesi, da un punto di vista culturale oltre che di tradizione religiosa. Per questo ho chiesto che il presidente e la Giunta possano facilitare una soluzione della vicenda favorendo un incontro tra Regione, Comune, Asur e Confraternita, anche considerando la prossima demolizione di una parte della strutture ospedaliere ed il mantenimento del vecchio ospedale di corso Matteotti e tenendo conto che la Confraternita ha occupato in maniera continua ed ininterrotta i locali».