Jesi-Fabriano

Ordine degli Architetti di Ancona, a Jesi la seconda tappa del viaggio per celebrare i 40 anni

Caravaggi Vivian, Presidente: «Abbiamo delineato un percorso che nasce per dare nuova centralità alla figura dell’architetto, dibattere di presente e di futuro delle nostre città e dei nostri territori»

Viviana Caravaggi Vivian

JESI – “Il progetto di comunità passa per l’architettura” è il secondo appuntamento itinerante che l’Ordine degli Architetti di Ancona ha previsto nei principali comuni del territorio. Dopo la partenza da Fabriano ecco l’approdo a Jesi dove, venerdì 5 luglio dalle ore 15 all’hotel Federico II ci sarà un incontro sul tema “Il progetto di comunità passa per l’architettura”. Seguiranno poi Senigallia e Ancona entro la fine dell’anno.

L’incontro di Jesi punta a ribadire il ruolo fondamentale dell’architetto nella rigenerazione culturale e sociale. L’architettura non è solo la creazione di edifici e strutture; è un atto di amore verso la Comunità, una risposta alle esigenze e alle aspettative della collettività. Attraverso il suo lavoro l’architetto, che sia per rispondere a un’esigenza pubblica o a un’istanza privata, può creare spazi che favoriscano l’inclusione, la partecipazione e la crescita collettiva. La complessità della tematica verrà affrontata con ospiti illustri, esperti in discipline che concorrono alla conoscenza della comunità e alla possibilità di rendere le diverse progettualità efficaci, non solo dal punto di vista tecnico ma anche dal punto di vista di innalzare il livello di coesione e la capacità di azione comune, capace così di far emergere le identità sociali, la creatività, inclusiva e attrattiva, disponibile al cambiamento.

«Il nostro obiettivo – ha detto la presidente Viviana Caravaggi Vivian presentando l’incontro che riguarda non solo i 700 iscritti – è dare nuova centralità alla figura dell’architetto, dibattere di presente e di futuro delle nostre città e dei nostri territori per tracciare un percorso e condividere una responsabilità anche sotto l’aspetto etico che noi Architetti sentiamo viva».

Dopo i saluti introduttivi di Viviana Caravaggi Vivian, presidente OAPPC Ancona, del sindaco di Jesi Lorenzo Fiordelmondo, dell’assessore regionale alla cultura Chiara Biondi e dell’onorevole Stefano Benvenuti Gostoli, partirà la discussione con gli interventi moderati dagli architetti Gloria Vitali e Tommaso Moreschi.

Il primo a prendere la parola sarà Massimo Colombi, sociologo Nomisma sul tema: “Ri_costruire comunità per rigenerare i territori”. A seguire Valeria Melappioni, assessore all’urbanistica del comune di Jesi per illustrare “I principi e gli obiettivi della nuova convenzione degli usi temporanei del comune di Jesi”.  A cui seguiranno poi le riflessioni di Pierluigi Bocchini, presidente di Confindustria Ancona, Stefano Violoni di Ance e Enrico Quagliarini, direttore del Dipartimento di Ingegneria, Civile, Edile e dell’Architettura. Quindi Claudio Calvaresi, urbanista e Principal di @Avanzi – Sostenibilità per azioni, per portare esempi di come si possano costruire “Gli spazi dell’innovazione culturale e sociale” portando alla discussione una vasta e articolata esperienza nella conduzione di progetti complessi di rigenerazione urbana e sviluppo territoriale. Antonella Agnoli, progettista culturale per parlare delle “Piazze del sapere/ i luoghi della cultura come infrastrutture sociali” e culturali per la comunità. A chiudere ci sarà l’intervento di Donatella Caprioglio, psicoterapeuta dell’abitare per indagare il significato di “Abitare è Abitarsi”.

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