Jesi-Fabriano

Ospedale di Chiaravalle, i lavoratori: «Inutile uno sportello Fb per le prestazioni di salute»

La proposta di aprire uno sportello sul popolare social network per andare incontro alle richieste dell'utenza, non convince il comitato del nosocomio cittadino. Ecco però cosa chiede

L'ospedale di Chiaravalle
L'ospedale di Chiaravalle

CHIARAVALLE – Il Comitato dei lavoratori dell’ospedale di Chiaravalle prende posizione sulla proposta dell’ex candidato sindaco Pierpaolo Morosini, di istituire uno «sportello del cittadino che lo guidi e lo assista nei suoi problemi con le istituzioni, tutte, non solo sanitarie. Non dobbiamo solo registrare le sue lamentale ma accompagnarlo a risolvere i suoi problemi. Il tempo dell’ascolto è finito e deve iniziare il tempo del dare un aiuto fattivo e concreto».

E’ proprio sulla questione della salute che i lavoratori dell’ospedale mettono l’accento: «Abbiamo appreso dell’apertura di uno sportello telematico attraverso Facebook per dare risposte, entro 24 ore, ai cittadini. Interessante iniziativa ma che rischia di essere generatrice di confusione. I problemi di accesso ai servizi ci sono, noti a tutti, specie a chi ha meno risorse come i precari, i pensionati, i poveri, i migranti. Gli ultimi insomma che non hanno proprio né il tempo, né i mezzi di gironzolare sui social. Se proprio Morosini vuole attivarsi per la sanità pubblica basta semplicemente che ne parli al Ministro della Sanità, che appartiene al suo stesso partito, per chiedergli, magari, di rendere più snelli gli strumenti che già ci sono, reperire soldi, assumere personale, fare prevenzione ed informazione».

I lavoratori proseguono: «Le offerte strumentali di partito non servono alla salute pubblica. Servono invece impegno e confronto, mobilitazione e sostegno, difesa del diritto alla salute e lotta a favore dell’universalismo. Già le lotte! Le uniche che ha fatto il mancato sindaco sono quelle contro l’impegno politico, sindacale, professionale, singolo e collettivo, del Comitato lavoratori dell’Ospedale di Chiaravalle, portate avanti dal basso per un quarto di secolo. Se vuole proprio rendere un servizio ai cittadini – concludono – si adoperi per aumentare le risorse a disposizione dell’Ospedale Montessori, un presidio che egli stesso ha sempre dato per spacciato, ma che al contrario lavora e risponde alle esigenze degli utenti, con qualche difficoltà di troppo, come accade poi in molti presidi della zona. Con difficoltà, ma con dignità, quella che si fa tutti i giorni nelle corsie, nei servizi, nei Pronto Soccorso, nei fatti e non con le chiacchiere virtuali dei social».